Archive for November 2006
Un altro ringraziamento…
Beh, ho ringraziato Martina e ora ho appena finito di leggere le parole di Federica. Che dire ragazze, questo blog mi ha preso la mano e sta diventando una specie di diario on line sulle mie sensazioni e il rapporto che ho con voi a scuola. Grazie Federica per quanto dici e mi rincuora che parli di sincerità e trasparenza. Si notava così tanto la mia non chiamiamola malinconia, ma una triste ironia? Sto diventando trasparente e state imparando a conoscermi. Paradossalmente anche in prima avevano captato il mio malumore…probabilmente era proprio evidente. Tornando alla vostra classe, credetemi, malgrado le vostre tensioni interne, c’è sempre una certa atmosfera rilassata (almeno da quello che noto) e questa chiamiamola positività la trasmettete anche a chi siede in cattedra. Il mio è un complimento, ed un apprezzamento che ho maturato in queste ultime due settimane. Un salutone e ci vediamo domani.
Sindrome dopo maturità
Martina comincia a soffrire della cosiddetta sindrome dopo maturità. Si perderanno tanti amici, si incontrerà nuova gente….è normale. Ci vorrà un anno per staccare il cordone ombelicale che li lega con la scuola superiore, ma poi qualsiasi nostalgia sarà spazzata via……è nell’ordine naturale delle cose…..ma non perderete sicuramente quanto di buono avete creato….
Ringrazio tutti….
Ho appena finito di leggere il commento di Martina e devo dire che mi ha fatto molto piacere e mi ha tirato su, dopo le delusioni della scorsa giornata. Prometto fin d’ora che farò preparare delle tutine ad hoc anche per loro (ma perchè non pon pon? Non sarebbe mica male!!!). Non ritorno più sulla questione del mi mancano….sarei noioso e ripetitivo. Non c’è nulla di perfetto in ogni caso. Siamo esseri umani che cercano di vivere al meglio gli eventi della vita e questi ragazzi hanno lo spirito giusto. Li ringrazio per l’affetto che mi dimostrano e spero con questi piccoli gesti di poter contraccambiare. Un grazie anche ai ragazzi/e del 5° Bcl, oggi, dopo una mattinata un pochino nervosa, mi hanno fatto ritrovare un certo piacere di far lezione. Avevo faticato per l’intera mattina. Parlando con loro, ho fatto anche un pochino di spirito sulle gite!! Come dicevo sono ridotto al semplice ruolo di baby sitter (adesso le classi del pedagogico insorgeranno!!) con le prime. Destinazione? Non so…..forse l’amena Gubbio? O Borgo Sabotino? Beh, un finale perfetto per questo anno che non mi sta affatto regalando grandi gioie!!! Ritengo la gita un momento di crescita per tutti (prof e alunni) e purtroppo per tutta una serie di eventi, rimarrò ai box. Beh, doveva andare così……Domani si chiude la settimana (almeno per me) e i prossimi 14 giorni saranno veramente infernali per tutti fra interrogazioni, compiti in classe e il solito mare di carta da riempire. Comincia il conto alla rovescia. In ogni caso, il 18 ci sarà l’autogestione e quindi una settimana di cosiddette vacanze anticipate (non mi venite a raccontare dell’utilità dell’autogestione…non ci credo!!!). Al prossimo post….
Cena…
Non manco mai alle cene di qualsiasi tipo, in quanto mi faccio sempre delle grasse risate.
Nessuno è perfetto…
Questa mattina nel 5° A , ho avuto una discussione di un’ora con alcuni ragazzi riguardo a voti contestati e pregiudizi. Al di là che siamo in democrazia e chiunque può esprimere disaccordo, mi ha fatto molto male sentire alcune frasi che purtroppo denunciano una sorta di sconfitta su tutti i fronti a riguardo di quello che penso della scuola e come si dovrebbe collaborare. Quando un alunno ti dice: e va bè professore, tanto a gennaio se ne va e quindi non ce ne frega nulla di lei, vuol dire che purtroppo non sei riuscito a entrare in sintonia e non hai saputo trasmettere nulla. Fa parte del gioco, non sempre si riesce a lasciare un buon ricordo e questo è quanto è successo con il 5°A. Mi spiace, perchè entro sempre in qualsiasi classe con un sorriso e ben disposto, non potrò più farlo. E certe cose rappresentano una sconfitta. Ho sempre detto non sono nessuno, ma almeno vorrei trasmettere qualche cosa. In questo caso non ci sono riuscito. Peccato.
Dedicato al 5° Bcl
Ho appena letto il commento di Federica del 5°Bcl e voglio subito risponderle. Tutte le classi sono diverse (ovviamente) e ognuna ha una precisa identità con mille sfaccettature. Non sono certo il tipo che piange su se stesso, ma confermo il mio dispiacere per il dopo Natale. Sono abituato a portarmi dentro le tristezze della vita, ma riesco a tenerle sempre ben nascoste. Forse ha ragione Marushka del 5°A…in effetti sono un pochino dark inside (o meglio blue inside). Comunque sapete perchè voglio bene al 5° G, ma non penso di mettere da parte altre classi. A proposito, ho corretto i cosiddetti entry tests…..domani li porto (e con loro anche quelli di recupero per le altre). Poi mi confermi quella impressione di cui parlavo: probabilmente le tensioni scolastiche stanno influenzando i rapporti fra di voi. Più che normale, ma penso che abbiate le capacità per superare certi problemi. Ci vuole più tempo per costruire un rapporto di collaborazione e fiducia. Voglio però elogiarvi per un fatto che mi fa molto piacere. Nonostante abbiate sempre saputo che andavo via a gennaio, avete sempre dimostrato un certo interesse e soprattutto rispetto per quello che rappresentavo. Di questo vi ringrazio e ve lo dirò anche a voce. E’ un grande segno di maturità e denota un rispetto per quello che rappresenta la scuola (tanto vituperata spesso non a torto). A riprova di quanto affermo, il prossimo post sarà dedicato a una specie di discussione che ho avuto questa mattina.
Vero Amore …II episode
Ho letto con piacere alcuni commenti di alcune studentesse e le loro parole denotano una presa di posizione e una maturità non indifferente. E’ chiaro che qualsiasi cosa diciamo o facciamo, è poi direttamente influenzata dalle nostre espereinze personali, brevi o lunghe che siano. Martina ha accennato a un fatto importante. E’ vero, le asperità (per esempio la rottura di un rapporto) ti fanno crescere. Purtroppo non tutti hanno la forza di carattere di superare gli ostacoli e poi alla fine qualcuno entra nella cosiddetta depressione (direi un fatto più da adulti che da ragazzi). Quello della ragione sul cuore è un fatto noto…non c’è razionalità in un sentimento. Chi riesce a ragionare, non ama. Apprezza, ma non ama. Quanti rapporti sono fondati su un falso sentimento? Forse a 18 anni, si confonde l’amore con un apprezzamento o meglio con una specie di attrazione fisica….non è sempre così, ma è una ragione per cui molti rapporti finiscono…non sono forti abbastanza per superare i problemi….Anche Laura del 5° A dice giustamente che non bisogna annullarsi nelle braccia dell’altro…ma guardate che non è così facile….E’ invece la norma che le persone cambino atteggiamento nei confronti degli altri quando vivono una storia d’amore. E’ nell’ordine delle cose (cambiano le priorità…si distruggono le amicizie per questo)…un salutone a Monica, Martina e Laura….ne riparleremo…
Natale si avvicina…I puntata
Oggi mentre tornavo in macchina dalla nostra scuola, pensavo con tristezza ai giorni di Natale che si avvicinano. Perchè tristezza? Dopo i colloqui con i genitori e la settimana alternativa, saluterò il corso A e il 5° Bcl…..accidenti quanto è difficile spiegare lo sconforto che porto dentro. Sapete, dopo un certo tempo si comincia a voler bene agli studenti, a tutti, indistintamente. Certo, bisogna fare interrogazioni e compiti in classe, ma c’è quel rapporto umano che va costruito giorno dopo giorno. E quando quel rapporto viene bruscamente interrotto, mi prende quella cosiddetta depressione che dura per parecchi giorni. E il countdown è cominciato. Natale non sarà così divertente (almeno per me!!!)….che ci volete fare, ragazzi, sono un sentimentale. E’ destino che quest’anno prenda in pieno missili terra-aria. Dopo la cocente delusione del 5°G, devo aggiungere quest’altra. E’ un fatto che devo accettare, ma accidenti it hurts heavily…..Ne riparleremo….
La scommessa con il 5° G
A riprova che non riesco a spezzare quel legame che ho con la mia vecchia classe ( ci ho provato, ma non riesco…lasciamo stare e viviamo alla giornata, dello volte anch’io sono alquanto contraddittorio), confermo ai miei ex alunni, la scommessa riguardo alla pizza…ma vorrei meglio puntualizzare le regole alla base di tale scommessa…..vincete troppo facilmente…ancora ricordo l’imbroglio dell’alba…il bello è che vi siete esse pure d’impegno….ragazze di principio!!!! Oggi è arrivata la nuova prof d’italiano di questa classe. Sono contento per loro, in quanto mi sembra una brava teacher. Peccato perchè manca alla collezione solo il numero 1 (ogni riferimento a persone veramente esistenti è puramente casuale)……..!!!!!
Un solo vero amore…?
Da tutti i commenti ricevuti, noto che le persone romantiche e sensibili sono quelle che si sono maggiormente appassionate alla storia del desperate student. Voglio chiudere questa serie di “speciali” sulle vostre considerazioni. Martina dice che uomini e donne, ragazzi e ragazze vivono allo stesso modo certe situazioni. Penso non sia una questione di genere, bensì di assoluta sensibilità. Il problema è quando riconoscere se è vero amore oppure è qualche cosa d’altro. Ora distruggerò tutte le vostre convinzioni e non mi prendete per un guastafeste. Prima di tutto un consiglio spassionato: non annullatevi con l’altro/a. E’ un atteggiamento che si rivela spesso. Essere schiavi di un’altro/a non ci permette più di vedere le cose con chiarezza e di distinguere cosa è bene da cosa è male. Vediamo di essere più concreti. Prendiamo 3 metri sopra il cielo. Una bella storia d’amore fra due ragazzi che si conclude amaramente. In quel caso abbiamo un’adoloscente che vive la sua prima vera struggente storia d’amore con il ragazzo un pochino ribelle. Babi è però ragazza di carattere, che mal sopporta alcuni atteggiamenti dell’amato e non accetta di farsi portare alla rovina. Da ometto di 42 anni, apprezzo ovviamente una tale decisione, ma non per tutte/i è la stessa cosa. Innamorarsi non significa diventare deficienti. Esiste l’altro/a, ma esistete pure voi. Non fatevi condizionare nelle vostre scelte e soprattutto non pensiate che l’oggetto amato sia infallibile. E poi tenete conto di un fatto importante. Nell’amore mai dare nulla per scontato. Qualsiasi sentimento o legame forte, può finire anche domani. Ecco perchè bisogna vivere il presente, senza farsi troppi problemi sul futuro. Noi cambiamo comportamenti e opinioni costantemente e spesso poi non abbiamo più le stesse aspettative dalla vita. Ecco perchè sostengo che molti/e (ma non tutti), dopo la maturità, con un cambiamento netto nello stile di vita, potrebbero mutare le loro inclinazioni nei confronti di chiunque e qualunque cosa. 18 anni è un’età di ovvie decisioni e di opportuni cambiamenti. Forse qualche legame durerà, ma la maggior parte è destinato a finire. Vivetelo bene ora, in quanto le sorprese sono sempre fuori dalla porta. Chiaramente qualsiasi adoloscente felicemente accompagnato potrebbe dire: a me non succederà!! Certo, glielo auguro. Ma sapete bene che ho ragione. Fra l’altro sembra un problema soprattutto femminile. I primi veri amori nascono proprio fra i 17 e i 18 anni e certe storie sono ritenute importanti. Ma non vi illudete. I ritmi di vita corrono e le persone mutano sempre più velocemente. Certo, potrete dirmi: al prof non è successo. Ragazzi, sono una chiara eccezione e devo dire che posso ritenermi fortunato (e fortunata!!). Ma ho visto una marea di coppie “scoppiare” a diversi stadi di età. Le ragioni sono molteplici ed esiste una casistica enorme a riguardo. Sono 20 anni che sto con mia moglie e qualche piccola crisi l’abbiamo passata . Devo confessarvi che ero fin troppo geloso (è un sentimento normale quando si vuole bene a una persona, ma può degradare velocemente ), ma mi accorsi durante il rapporto, che troppa gelosia fa stare male il partner ed è un chiaro segno d’insicurezza. Non è un fatto di età (si è gelosi anche a 70 anni), e bisogna acquistare prima di tutto sicurezza in noi stessi per attenuare gli effetti nefasti di tale sentimento. Molti Othello finiscono male, anzi peggio. Non è facile acquistare una completa fiducia in sè stessi e fidarsi ciecamente del compagno/a. Una sana gelosia ben venga, ma nulla di più. Tornando al rapporto ormai ventennale con mia moglie come eccezione della casistica, posso soltanto dire che posso considerarlo vero amore, ma se un giorno dovesse finire, non smetterò di credere in questo sentimento. L’amore è qualche cosa valido all’istante e da vivere con la persona accanto. Se mai qualche cosa dovesse cambiare, non è detto che non mi innamorerò più. Il vero amore ha mille sfaccettature e molte storie che voi vivete possono essere classificate veri amori. Ma sono i veri amori del presente. Possono durare, ma possono anche finire domani. Non vivete nella paura che una storia possa finire. Godetevela, poi si vedrà…..vi ho dato molto materiale da commentare..il prossimo post sarà più leggerino!!!