Archive for April 2008
When April with its happy trips….
Bene, il mese delle gite si è chiuso con una simpatica escursione a caserta con due classi veramente simpatiche che comunque hanno finito per fare la gitarella delle scuole elementari!!! Parlo del IIIbcl e del IIIasc, classe che ho avuto per due anni scarsi, ma a cui sono ancora affezionato. Vero, MariaGrazia e Serena (offro cappucino e cornetto quanto prima per farmi perdonare!!!), non ho fatto subito il commento non perchè non mi fossi divertito, tutt’altro, ma volevo prima metabolizzare. Devo dire che è un peccato che vi siate persi una gita più lunga, vedete di recuperare next year!!! Bella giornata, avete avuto un comportamento veramente degno e devo dire che ci siamo fatti veramente tante risate. Spero che la foto basti a ricordare le piacevoli ore. Il mese di aprile significa comunque oltre alle gite, la fine del periodo “franco” e l’inizio dell’ultima discesa verso la fine della scuola. Non sarà un mese facile per molti. Leggo sulle facce stanchezza e preoccupazioni, ma non è questo certamente il momento di mollare. Speriamo che questi giorni abbastanza leggeri siano serviti a ricaricare le batterie. Giornata strana quella di oggi a scuola. Ho avuto una lunga discussione (spero costruttiva) con gli allievi del IIa ped, direi che confermano quello che pensavo. Mi aspetto tanto da loro, ma forse è pretendere troppo. Non mi arrendo, però…..Lo so benissimo, Marysa, che quello non è il bar centrale di Terracina (nemmeno di Latina Scalo anyway), ma non avevo foto dell’ultima ora (non è che sia così bello, fra l’altro!!!!). Mai, non mi sento un reietto. Vogliamo paragonare latina scalo a la fiora? Ma suvvia……sapete , oggi raccontavo a una mia cara ex alunna (5g Martina) che forse la gita a Praga è stata fra le tante, la migliore sotto molti aspetti, e devo confessare che il ricordo già si sta sbiadendo…fino alla prossima gita. E’ un peccato…….By the way, sono almeno dieci giorni che non ho lezione da voi, per un motivo o l’altro…sapete che mi cominciate a mancare? Un saluto anche alla Francesca, che mi pare impegnata con il Certamen, naturalemente in bocca al lupo. Un buon primo maggio a te e a tutta la classe….non facevo il fighetto al bar centrale (a 43 anni non me lo posso più permettere!!!) ero là con mia moglie e una coppia di amici, non sapevo fosse zona vostra!!!! Ma praticamente fate la muffa da quelle parti….che tristezza!!! Ora capisco!!!! Un bentornato anche al Vacl, Valentina, che a quanto pare ha tenuto la distanza di sicurezza, ma no????? Una storia abbastanza seria la tua, mi pare senza futuro, soprattutto per colpa dell’altro…..posso dirti una cosa? Non è per te…hai bisogno di una persona un pochino più di polso…..poi può essere soltanto un’impressione!!! Ma come è andata poi questa gita….cosa puoi raccontarci di divertente??? Have a good May 1 and see you on Friday. Mauro
Inseguire fantasmi…
riprendo l’osservazione di Giulio e concordo pienamente con quanto dice. Come dicevo il ricordo può confortare o addolorare, ma rimane pur sempre un ricordo. Qualche volta è bello ricordare, ma bisogna vivere pienamente nel presente (abbastanza scontato, ma non vero per tutti). Pentirsi delle proprie azioni? Si, chiaro, nessuno è infallibile, ma ricordare l’errore commesso in precedenza, può aiutraci a superare un ostacolo futuro…è tutto qua il significato della storia…comprendere il passato per meglio meneggiare il presente….peccato che molti politici e affini se ne dimentichino e risultino una completa massa d’ignoranti incapace di affrontare situazioni anche semplici…..sarà populismo, ma c’è del vero. Dare la colpa ai totalitarismi su questa mancanza del ricordo storico? Può essere una causa, ma in Italia abbiamo poco di cui essere fieri…..non è un problema di totalitarismo, è un aspetto tipico di una popolazione e sicuramente la nostra non lo possiede……ecco ci riscattiamo con i grandi artisti….popolo di poeti, navigatori, artisti in generale……dobbiamo esserne fieri? Si, ma l’orgoglio di una nazione è un’altra cosa!!!! I compiti per domani? Sono abbastanza sull’acido…vediamo chi li ha fatti…..prevedo 4 a pioggia!!!
A cold rainy monday morning…..
beh, la giornata di oggi, dopo il relax del fine settimana non poteva cominciare peggio. Non avevo voglia di vedere le mie seconde del pedagogico e così è stato. Purtroppo (e me ne dispiace) siamo arrivati a un punto in cui devo per forza di cose cercare di tirare le somme riguardo a quello che ho saputo costruire, insegnare e se aspettavo delle conferme, queste non ci sono state, o meglio, in negativo. Sia ben inteso, ormai nutro un certo affetto per questi due seconde e mai farò loro del male (in senso didattico s’intende), ma purtroppo ho di fronte a me esempi di un fallimento a tutti i livelli. Non conoscono un’acca d’inglese (se si eccettua qualche perla), spesso maleducate e fuori luogo. Insomma, cosa ho fatto per due anni? Non lo so e dato che sono abbastanza pragmatico, quando non arrivano i risultati, è il momento di mettersi in discussione. Metodo sbagliato? Forse, ma poi al di là del lato didattico, noto anche che il tentativo di trasmettere certi valori è stato vano. Un briciolo di serietà, di lealtà era chiedere tanto? Forse si e stupido io a pretenderlo. Beh, lo sfogo era d’obbligo e dato che sono un pochino masochista, certamente non preparerò piani vendicativi nei loro confronti, cercherò di aiutarli/e tutti proprio per l’affetto che mi lega, ma non so, se mai ne avessi l’occasione, le rivorrei come classi. Chiudo la parentesi e spero di non aver annoiato troppo voi navigators.
Anyway se la prima ora mi aveva veramente amareggiato, o meglio, tiravo le somme di determinate cose, piano piano il sorriso è tornato. Già con il 2° ped B, che a differenza dell’altra classe, è almeno più genuino e sincero. Certo, l’inglese anche qui non è di casa….ma….rimango al ma…….Diverso è sicuramente il rapporto che ho costruito in questi ultimi mesi con molte classi del classico….non faccio mai differenze, ma c’è sicuramente un rapporto di fiducia. Non so se dipenda dall’età, dalle aspettative di vita o quant’altro, ma sicuramente è tutta un’altra storia. Ho due quarte superlative, sotto molti punti di vista, certo con qualche eccezione, ma è veramente piacevole fare lezione e discorrere con loro. Il IV cl A, poi, è ormai un gruppo di amici, deleterio per la didattica, ma dal lato umano auspicabile. Oggi non mi hanno fatto combinare nulla a lezione, ma sicuramente le/i apprezzo molto. Beh, parlerò prossimamente delle altre classi……Torno più tardi con gli altri post…….
Memories…
Remember, remember….certo comincio con queste parole il blog odierno, non so chi lo leggerà, ma a differenza degli ultimi è una riflessione su me stesso, il mio rapporto con la scuola e un’analisi ulteriore per comprendermi meglio (qualcuno dirà, se non ci sei riuscito in 43 anni…..). Oggi pomeriggio, per lavoro, ero ad Aprilia e percorrevo la strada che porta al liceo scientifico e classico meucci, dove ho insegnato per un anno circa 8 anni fa!!! Accidenti mi sembra ieri. Era la mia seconda esperienza di scuola (dopo il magistrale) e francamente i primi giorni non fu facile. Imparai subito, però, sia a stare in classe (della serie, conquista i tuoi allievi per farti ascoltare) che le faccende burocratiche del sistema scuola. Ecco quell’anno per me era un divertimento, mai avrei pensato di diventare parzialmente un teacher a tutti gli effetti. 8 anni, tante gite (quell’anno andai a Barcellona…un successone!!!), mentre il magistrale andò a Praga, ma mi lasciò a piedi in quanto persi la cattedra alla fine di dicembre. Pensavo oggi che bel ricordo, bei tempi, ma alla fine dopo 8 anni sono qui già a coltivare l’ultimo ricordo della gita di settimana scorsa. Ecco, ricordarsi di momenti felici, aiuta sicuramente a fare un sorriso, a essere contenti di noi stessi e in un certo senso a ricercare la felicità per avere sempre più ricordi positivi. Pursuit of happiness, come è scritto nella dichiarazione d’indipendenza americana. Questo bisogna fare e perseguire. Proviamoci almeno in qualsiasi cosa facciamo. Chiaramente non bisogna dimenticare che alla stessa maniera i ricordi tristi riescono a fortificarci allo stesso modo. La storia americana è ricca di questi remember (celebri remember Alamo for exampe and now remember the twin towers), e purtroppo la nostra storia non è abbastanza sottolineata per avere questo culto del ricordo, del fatto importante che ha segnato la nostra vita. Un cosiddetto turning point che può essere personale o collettivo. Ecco, qualche volta è utile ricordare, imprimere nella nostra memoria episodi rlevanti, ma non bisogna commettere poi l’errore più ricorrente: non bisogna vivere di ricordi. Ieri eravamo così, il presente ci vede in altra maniera e chissà il futuro. Vivere un ricordo per affrontare meglio il presente e l’immediato futuro. Ci sentiremo sicuramente meglio e pronti a rinnovare quel ricordo. Ecco, oggi, passando davanti quel vecchio liceo, come mi sono sentito. Ricordavo con affetto quei giorni, ma ero felice per come stavo vivendo il mio presente. Il futuro? E’ ancora tutto da scrivere….pensiamo a breve termine. Pago una colazione a chi mi sa dare il titolo o meglio a chi mi sa descrivere luogo e periodo della foto di apertura. Claudia, ma non riesci a trascorrere 15 giorni lontano da Frank? Secondo me abbiamo delle insicurezze latenti…..vediamo di eliminarle……il geko ancora campa eh? Certo, Eleonora, sono inguaribile in questo, tendo sempre a difendere e ad apprezzare il gruppo che ho di fronte. Spesso sbaglio per cercare di accontentare tutti. Come dicevo, rivedo tutta la gita e posso annoverarla fra i bei ricordi. E’ entrati in classifica, e ci rimarrà!!! Come a quanto pare è successo a voi. Ehi, Domani si ricomincia, lavoro per me e a quanto pare anche per voi……..Comincia il rush finale fino a giugno…..Mauro
Ex alunne
Dedichiamo questo post ad altre care alunne del passato Vbcl, che prima di tutto ringrazio per la loro chiamiamola fedeltà. Federica ogni tanto torna a farsi sentire e lieto di avere belle notizie sulla sua avventura universitaria. Certo, a un certo punto la vita assume un carattere frenetico e non ci si ferma più. Purtroppo è lo scotto da pagare per cercare di avere una situazione stabile e soddisfacente. Sempre il mio in bocca al lupo. Ed è ritornata anche la Claudia, alla prese con un simpatico geko (che non fa male a mosca, anzi è considerato animale sacro in Thailandia e pure intelligente). Meno male che il corso di preparazione procede bene, si nota sempre dalle tue parole un senso d’incertezza. Coraggio…..Non manca nemmeno Serena, dolce mia cara ex allieva, sempre presente e secondo me ancora con il cordone legato al liceo. Vedrai si spezzerà a breve. La vostra gita? Niente di paragonabile……e vedrete l’anno prossimo. Manca il pezzo grosso (certo che devo fare un bagno d’umiltà). Finisco in allegria e con una sana ironia. Have a good Sunday, dear navigators. Mauro
Dobra Voda Day V – l’epilogo
Il quinto e ultimo giorno della gita si apre con un gruppetto di eroici che decidono di alzarsi all’alba per godersi l’alba sul ponte carlo. Un epilogo da non sottostimare in quanto passeggiare per Praga di primo mattino, consente di gustare il fascino di questo angolo dell’est europeo. Nessun turista, silenzio ovunque, insomma direi un momento magico. Arriviamo in 8 sul ponte e scattando foto facendo quattro chiacchiere, cerchiamo di goderci questi ultimi momenti praghesi. Torniamo all’assenzio per le 8, facciamo colazione (da clandestini) e via a preparare le valigie per la partenza. Musi lunghi dappertutto, qualche ritardatario che intende fare le compere alla 10 (quando la partenza è alle 11), e caos per la restituzione delle tessere delle camere. Indovinate un pochino chi si tiene quella per ricordo dimenticandola in tasca….., ma certo il mitico Andrea Di Lello, ormai altro simbolo di questa stupenda esperienza. Carichiamo in ordine, stanchi e afflitti per la fine della festa. Ma appena saliti sull’autobus, la sorpresa. ………………………………………………………………………………..censurato……………………………………………
Bene, mestamente l’autobus si dirige verso l’aereoporto. Fra tante cose, mi ricordo che non ho ancora fatto lo straccio di un regalo. Dovrò assolutamente recuperare all’aereoporto. Non posso presnetarmi a mani vuote. La mia dolce mogliettina non me lo perdonerebbe e potrei fare la fine del marito ripudiato. Ricordate come ero partito? Lei celava la delusione, ma sapevo che 5 giorni senza di me non le sarebbero piaciuti. Fra l’altro per due giorni interi non le telefono. Un atto involontario, ma prevedo tempesta. Accidenti, non dovrò sbagliare nulla al mio ritorno. Dopo le operazioni d’imbarco, ci si muove per gli ultimi acquisti. Riesco a trovare un bel bracelet di Swarowski che sono sicuro farà contento Simona. Finalmente sono più tranquillo. Ormai ci siamo. Imbarco al gate C3 e via. Meno di due ore per giungere a Fiumicino. L’autista è già sul posto. Carichiamo di nuovo le valigione e via a Terracina. Lasciamo Beatrice vicino casa prima di arrivare al liceo. Appuntamento per tutti davanti al piazzale della Coop. Tutti i genitori sono presenti, felici di rivedere i loro eredi (Dalila ha la febbre, ma è l’unico caduto), ansiosi per vedere come li ho riportati. Nessuno lo nota, ma una lacrima mi scende quando rivedo Simona. Trattengo subito, penso dovuta alla gioia della gita e alla felicità di rivederla. Che strano. Non riesco ancora a spiegarlo. E’ finita. Salgo in macchina, destinazione Latina. Non parlerò più di questa gita. Sarebbe inutile e retorico. Sarà per sempre un bel ricordo trascorso con una classe che non conosco fino in fondo, ma con cui ho trascorso 5 giorni fantastici. Avrei voluto salutarli uno a uno all’arrivo. Non è stato possibile. Li abbraccio in questa occasione, in maniera virtuale, ma sentita. Ci vediamo a scuola. Mauro
Dobra Voda day IV
Finalmente il sole, si il quarto giorno di gita ci sorride e la novità del giorno riguarda il cambio della guida. Non più Elena the machine, ma Kathrina, che fin dal primo momento non mi sta simpatica. Non so, un fatto di pelle, ma già decido dall’albergo che non la voglio ascoltare. Non faccio colazione e come al solito ci avviamo per visitare il quartiere caratteristico di Praga, mala strana se non erro dove troviamo la celeberrima cattedrale di San Nicola e la chiesa del bambin gesù. Nemmeno questa mattina mi smentisco (che strano, solitamente la mattina sono allegro), sto molto sulle mie, gli alunni mi sono indifferenti e arrivati a Piazza Venceslao, li mollo un attimo per andare a fare una degna colazione. Li perdo ovviamente, in quanto non so cosa sta succedendo con il gruppo. Alla testa ci sono il mitico Giuseppe Fragnoli e l’ormai stanco e afflitto Andrea di Lello, che cerca di recuperare le forze. Kathrina è al loro fianco e così l’intera carovana che però lentamente si sfila e ci ritroviamo da soli per la piazza dell’orologio, consci di aver ignorato la guida e di goderci la città come e quando vogliamo. Avevo già assaporato il piacere di girare a “vuoto” il pomeriggio prima, quando con Andrea ho trascorso un piacevole pomeriggio di primavera a chiacchierare di molti argomenti diciamo intellettuali e abbiamo convenuto su molte cose. Questa volta mi sono trovato con i miei alunni (o meglio parte di essi) e abbiamo cominciato a girare là dove più ci piaceva. Ci abbiamo messo un’ora per attraversare il ponte in quanto il sole splendeva e potevamo farci delle belle foto. Chiaramente abbiamo conosciuto l’atmosfera di questa città più camminando a zonzo e scoprendo angoli nuovi che per merito delle guide. Segno che certo un punto di riferimento ci vuole soprattutto all’estero, ma bisogna ripensare a come condurre il programma. Una buona guida cartacea, qualche curiosità, un elenco di luoghi e poi si deve girare anche a vuoto per conoscere spazi che altrimenti vengono sottostimati e ignorati. Arrivati a San Nicola (dove cerchiamo di entrare, ma poi desistiamo perchè sti praghesi hanno mille e uno problemi con gli euro…ma sono o no nella comunità europea……????), decidiamo di girare per negozi e troviamo un antiquario vecchia maniera, dove si acquistano cose originali anche a poco prezzo. Intanto l’altra parte del gruppo ci telefona disperata e Andrea chiede: dove siete? M’invento qualche buona ragione per tranquillizzare Andrea e continuiamo la nostra gita esplorativa. All’una appuntamento di nuovo al ponte Carlo, dove il gruppone si riunisce al completo. Si decide sul da farsi. Allievi liberi di fare shopping e visite individuali, e noi tre teachers? Bene, il giuseppe fragnoli decide di andare a mangiare e chiede a me e Andrea di unirsi a lui e Kathrina. Noi naturalmente acconsentiamo e fra l’altro Giuseppe ci dice che offriremo noi il pranzo alla tizia praghese. Va beh….non è così simpatica penso io, ma facciamo questo piccolo sacrifico. Entriamo in un cesso di posto (adesso posso dirlo) dove l’igiene è a zero e francamente leggendo quanto offrivano, c’era molto di meglio in altre parti. Ma siamo “ospiti” e quindi ci adattiamo alle proposte di Kathrina e Giuseppe (invece la tizia ci darà un’indicazione preziosa per un locale di sera, il così chiamato u kalicha). Ah, difficile però raccontare il resto….ci provo. Ordiniamo da bere e il sottoscritto chiede acqua e Giuseppe, Andrea e soprattutto Kathrina mi guardano con disprezzo. Non mi faccio problemi, mentre il fragnoli tiene banco descrivendo le sue mille attività che spaziano dalla musica alla pittura. Andrea lo sostiene, io ascolto, ma mi sto annoiando. Non mi va di parlare e quando Giuseppe sta zitto, c’è un imbarazzato silenzio. Solitamente sono il primo a cercare di fare gruppo, ma in questo caso non ne ho voglia e tanto meno l’intenzione. Lascio fare e Giuseppe decanta anche le sue capacità artistiche. E qui direi scoppia il sentimento, la scintilla che colpisce Kathrina è quasi palpabile. Momenti indescrivibili di passione si possono quasi toccare, uno sguardo ammirato della praghese doc cade come un raggio di sole sul faccione di Giuseppe ed esclama la frase che lo esalta fino a ergerlo rappresentante del popolo italiano, infatti Kathrina esclama: Sei proprio un uomo del Rinascimento, detto con trasporto e sentimento. E qui io e Andrea ci guardiamo senza proferire parola. Non dico nulla, mi viene da pensare: e certo, qui invece io sono il tipico uomo dell’agro pontino, un po’ rozzo, dell’alto medioevo almeno!!!! Mi viene da ridere, ma mi trattengo. Il cibo non è dei migliori, strani sapori, mischiati……insomma da dimenticare. Paghiamo (e facciamo una figuraccia in quanto non lasciamo la mancia), e uscendo i saluti. La tipa prima mi porge la mano in maniera molto timida,
………………………………………………………..cesnurato………………………………………………………………………………………..
Visitiamo la torre (una bella veduta) e poi mi ricongiungo con un gruppetto formato da Francesca, Marysa e Federica e (non ricordo chi) che hanno il problema di organizzare la festa di compleanno per Lydia. Necessitiamo di una torta, ma sembra che sia difficile trovare una pasticceria degna di questo nome. Alla fine la Tesco (una specie di Panorama) ci viene in aiuto. Dopo aver girato in lungo e largo il centro, nel supermercato cattocomunista riusciamo prima a rimediare alcune bottiglie di spumante. Ci serve una commessa in crisi con il marito, che non va dal parrucchiere dalla notte dei tempi e anche depressa (voi direte a chi frega? A nessuno, ma abbiamo passato la fila cercando di capire la sua vita…momenti freudiani indimenticabili). Con un metodo logico deduttivo riusciamo a capire le etichette degli spumanti praghesi e finalmente giungiamo a definire l’acquisto. Ora rimane il problema della torta. E come soprascritto, al piano sotterraneo c’è il panorama praghese. Troviamo una torta con facilità (anzi due) e giriamo poi per il supermercato alla ricerca delle candeline. Non ne troviamo una e purtroppo mi rendo conto che il praghese medio non sa un’acca d’inglese. Naturalmente abbiamo problemi anche alla casa, dove c’è la cugina della commessa addetta ai vini. Questa non capisce nulla e i parrucchieri non sa nemmeno dove stanno di casa. Va in totale confusione nel momento in cui il codice a barre non va, esclama qualche cosa nella sua triste lingua slava e poi, dopo essersi fatta tutto il supermercato, torna soddisfatta con il suo nuovo codice a barre. Risultato raggiunto comunque, mancano le candeline, ma conto di trovarle in albergo. La festa di Lidia è salva!!! Per la sera abbiamo una cena in programma, il locale è vicino. Non il massimo per alcuni (vorrebbero sempre andare in discoteca), ma il calendario delle serate è stilato. Una sana dittatura è in atto. Purtroppo abbiamo un problema con Dalila, che si becca la febbre. Adele, Flavia e Martina, ammirevoli, rimangono con lei ad accudirla, anche se è evidente che non vogliono venire alla cena, e preferiscono rimanere in albergo con gli altri del quinto. Avrebbero potuto dirmelo, comunque. Invece…….non so, forse mi sbaglio. Però fanno le brave infermiere. Mi arrabbio un pochino, ma ormai queste pulzelle sanno che la mia cosiddetta ira dura un attimo. Ok, con Giuseppe (Andrea è come al solito steso orizzontale sul letto) e il IVa cl (ad eccezione delle citate) ci avviamo al ristorantino. Una veloce ricerca e arriviamo al u Kalicha, caratteristico locale di inizio secolo. Entriamo un pochino titubanti, e i nostri dubbi aumentano quando the owner del locale spara ai clienti con la pistola ad acqua e una banda di due persone gira per il locale vestita da soldato. Momenti indimenticabili!!!! Però c’è una bella atmosfera e dopo aver convenuto di organizzare la festicciola di compleanno nel locale, chiamo Andrea e lo vado a prendere per renderlo partecipe. Le portate sono abbondanti, tipicamente praghese il cibo, vari tipi di carne, birra a fiumi nei boccali megagalattici e antipasti strani, alcuni sgradevoli altri gustosi. Molto grassi comunque. Beh, qui si scatena l’uomo del rinascimento, dicesi Giuseppe Fragnoli. Estasiato di fronte a cotanta abbondanza, divora qualsiasi cosa gli passi davanti, si scola due boccali di birra giganti, è contento, è a suo agio nel locale che lo sta soddisfacendo. Mangia, mangia, mangia, mangia, il suo piatto è sempre pieno. Affetta qualsiasi pezzo di carne ci sia nei piatti. E beve, beve, beve, beve……si gonfia, si gonfia, ma imperterrito continua nella sua devastante missione. I ragazzi sono impauriti, cominciano a chiedersi: mangerà anche noi? Appena finita la cena, vado a riprendere le tre ragazze, ma sono ancora a tavola e oltre a farmi perdere un sacco di tempo, non mi permettono di partecipare agli auguri a Lidia, con tanto di candeline e musica. Sicuramente non me la prendo, ma accidenti……..La festicciola si chiude in allegria, ………………………………censurato…………………………………………..Rientriamo in albergo, si decide di uscire presto per godersi l’alba sul ponte carlo. Vado quindi a letto. Saprò dopo che lo scherzo preparatomi è evitato dalle giuste raccomandazioni di Andrea. Fragnoli non si fa pregare ad accompagnare la sua classe a bere di nuovo. Si saprà poi che altra birra sarebbe affluita nella sue capaci viscere. Bene, con l’immagine dell’uomo rinascimentale, si chiude la giornata. Ci aspetta l’ultimo giorno.
Dobra Voda III…….
leggo le vostre considerazioni e prima di procedere voglio rispondere. Certo, Federico, compagno di avventure (w i maschi) hai ragione dimenticavo il fatto di Casino Royale, certo che è partita proprio da lontanto!!!! E se doveva spiegare Kafka cosa ci chiedeva, il gladiatore? Francesca, cerchiamo di non raccontare proprio tutti i dettagli, già tutta la scuola sa della serata alternativa….certo che radio scuola lavora alla grande!!! E poi lascia stare la mia Simona, sono un esteta, riconosco sempre la bellezza e il fascino, ma semper fidelis è il mio motto….e non sarà una semplice ragazzetta niente male greca (notare che non è una mia alunna, quindi vai con le opinioni) a farmi girare la testa….ma per l’occasione diciamo che ha rallegrato la serata……ben di dio? Direi di si, ma penso che la serata gay poi alla fine abbia avuto una nefasta influenza sugli ardori maschili!!!! Certo, il vecchietto praghese che canta o sole mio, sotto la pioggia, noi infreddoliti e tuo padre che gli lancia una moneta……una scena indimenticabile, uno squarcio di vera vita vissuta!!!!! Perchè non canti a tuo padre un o sole mio a squarciagola…forse s’intenerisce…..Ehi, il ballo in discoteca si divide in due grandi famiglie (e il mio tempo è passato):
a) ci si muove solo per guardarsi intorno e senza faticare si lancia l’amo
b) Si balla come forsennati, sudando e gridando, ma non si becca nulla……quindi ancora mi comporto coem facevo a 20 anni…..Fragnoli- shrek…..non male, ma mercoledì ci sarà una sua gigantografia in sala professori!!!!All’altezza delle vostre aspettative? Esigenti queste allieve…..Ho appena letto il blog di Marysa e ho dato un’occhiata anche al tuo (noi nazionalsocialisti siamo per l’ordine e la simmetria, i vostri blog mi sembrano un pochino anarchici), poi cercherò di postare qualche cosa. L’anno prossimo? Finiamo bene questo e chi vivrà vedrà….credimi ho detto che rimarrei altri dieci anni in questa splendida scuola (e penso di aver stretto un legame speciale con voi, proprio grazie a questa gita, ho avuto le stesse sensazioni di qualche anno fa). La crociera? Beh, non è itinerante e quindi non ci sono gli imprevisti…la nave è quella….anche se ci sono tutte le comodità…sono sempre per la grande città europea…….Berlino, Parigi oppure Barcellona….ci si diverte di più perchè ogni giorno c’è qualche cosa di nuovo……..e la sera…..Marysa, i capelli di rosa? Ma siamo matti. Comunque un grazie ad Andrea che mi ha protetto….Certo che non ero presentabile, ricordate il gran caldo? Come si faceva a dormire con il pigiamone? Giusto gli anziani!!!!!Accidenti, Giulio, io ho provato in tutti i modi a farvi partire….però sai una cosa? Nel Vbcl ci sono ragazzi e ragazze come te che valgono e con cui è divertente stare assieme, ma penso che alla fine sia stato meglio così…era destino e probabilmente non ci saremmo divertiti così, visto l’atmosfera che regna. Sai, solitamente non esprimo preferenze, ma questa classe che ho accompagnato per cinque giorni mi ha sorpreso veramente alla grande. Riguardo tutti i loro visi e sorrido…….sembra una stupidata, ma abbiamo trascorso momenti che ricorderemo a lungo proprio per l’allegria che ha caratterizzato tutta la gita……Ma torniamo alla cronaca del terzo giorno. Ancora dobbiamo riprenderci dai traumi della sera al DC1 (ormai disco nota per) e la mattina del lunedì è peggio della precedente. Il freddo vento della Siberia spazza le strade di Praga, pioggia battente, meno male che c’è l’autobus che ci porterà alla cattedrale di San Vito e a visitare tutto il complesso che domina Praga. Ancora la mitica Elena, questa volta in difficoltà perchè l’autobus è in ritardo. Partiamo verso le 9, abbastanza insonnoliti e ancora con la testa alla serata appena trascorsa. Trascorro una mezz’ora ad ascoltare Elena snocciolare cifre, il mio presidente, la mia governante, insomma una serie di aggettivi possessivi sembra che sia imparentata con tutta la rep Ceca, ma rimane quella sorta di mancanza di feeling. Questa volta sono più attento e faccio pure il secchione (dimostrando una non indifferente conoscenza del tedesco) e va beh….arriviamo a San Vito, visita nei splendidi interni (non sto qui a raccontare la marea di battute e quant’altro si vociferi), e come al solito la prima parte della mattina mi vede un pochino cupo e sulle mie. Sarà la pioggia!!!! Ragazzi quanta acqua!!! Elena cammina come un torpedone ceco, si ferma là dove l’acqua batte di più e noi, poveri pulcini bagnati appresso, senza possibilità d’uscita, ma imporvvisamente un bar e vai con lo sbrago. Invito a una mezz’ora di stop, proposta subito accolta con entusiasmo e ci si butta a bere cioccolate e bevande calde. Mettiamo Elena a cuccia nel suo tavolino cattocomunista e il meritato riposo. Ho il tempo di visitare un anonimo museo di giocattoli (terribile) e poi ripartiamo sotto la pioggia verso il ponte dei legionari, un ponte parallelo al ponte Carlo, che ci costringe solo a una lunga camminata. E qui iniziano le citazioni del teacher Fragnoli, che inizia la sua due giorni di cosiddetto mangiare compulsivo. Infatti tutte le bancarelle di wurstel e affini sono le sue e il bello che lui mangia poi pretende che gli altri si affrettino senza la possibilità di sfamarsi. Chiaramente la colonna si rallenta e va su tutte le furie!!! Incredibile….Finalmente dopo l’attraversamento del ponte, salutiamo Elena e si passa alle camminate individuali. Dimenticavo poi che molti avevano la testa alla seconda serata danzante della gita, al Carlovi, la famosa disco 5 piani di fianco il ponte carlo. Con un gruppetto di stoici studenti, facciamo la spesa alla Tesco, noto supermercato catto comunista, che sarà oggetto di una visita più accurata il giorno dopo e faccio la spesa anche dal fruttivendolo, che emozione, saranno stati dieci anni che non facevo la spesa!!!! Si torna all’albergo per mangiare, ma ormai molto desistono, tanto c’è mil solito cibo schifoso di tutti i giorni. Il pomeriggio del lunedì vede molti riposarsi e prepararsi per la sera. Cerco di organizzare al meglio la serata, chiedendo due mini bus al più rincoglionito degli addetti dell’hotel, che non capiva un’acca (è riuscito ad assegnare stanze già occupate e poi hanno dato la colpa al virus….seeee era lui il virus, fatta persona!!!). E arriva anche la sera, con le ragazze lustrate a nuovo, tacchi vertiginosi, minigonne e abitini osè…insomma tutto quanto di possibile si possa sfoggiare a 18 anni….posso fare ora un complimento: erano veramente carine. In ogni caso la gita sui minibus non è delle più rilassanti. Gli autisti fanno due viaggi per portarci tutti, e non guidano propriamente a 30 all’ora. Tirano come pazzi per le stradine di Praga e sembra di essere sulle montagne russe…beh, arriviamo tutti interi e con nostra gioia, scopriamo che il Carlovi non è starcolmo…anzi. Incontriamo il PR italiano con cui concordiamo il prezzo e poi dentro a ballare. Serata inizialmente moscia, perchè andiamo nel piano sbagliato, ma poi esplorando gli anfratti del palazzone troviamo altre piste con musiche differenti. Ci sono tutte scuole e quindi non c’è pericolo, ma il problema sorgerà più tardi con le solite carovane napoletane che si fanno conoscere ovunque. Infatti consiglio a tutti di andare a ballare all’ultimo floor, dove la musica è più orecchiabile e cominciano subito i casini. Abbiamo un gruppo di napoletani che praticamente mette sotto assedio le pulzelle del gruppo…continuo domani….
ed eccoci qui, sabato 12 aprile a completare il terzo giorno a Praga. Dicevo del piano disco dance anni 80-90 al Karlovi. Si, un gruppo di napoletani abbastanza irruenti e direi rozzi, si butta in mezzo al nsotro gruppo. Sono un pochino preoccupato non perchè possa succedere qualche cosa, ma non so cosa possa succedere. Le ragazze sono contente di questo corteggiamento oppure sono infastidite. Beh, alla fine metto in campo quello che mi riesce meglio. Fare la faccia da stronzo 40enne che dice semza parlare: porta rispetto o ti capita qualche cosa (chissà poi che cosa) in questo intento sono aiutato alla grande dai ragazzi del quinto G (che volessero provarci loro??). Infatti mi rimane un dubbio amletico: com’è che non ci sono stati contatti ravvicinati fra loro e alcune alunne del IVcl…???? mah, ai posteri l’ardua sentenza….penso di sapere perchè……In ogni caso, nonostante questi innocenti screzi da discoteca, procede tutto per il meglio e mi metto a ballare pure io in stile senza impegno e con sguardo nel vuoto (spettacolare, guardare tutto e non guardare nulla allo stesso tempo!!!!). Direi però che il mio ruolo di guardiano lo svolgo abbastanza bene, non ho dato fastidio e soprattutto vedo un certo divertimento. Direi quindi una serata in discoteca nei canoni noti, questa volta non ci sono conquiste da sottolineare (sarà l’aria etero) oppure non c’è il tempo di approfondirle. Ah, ho modo di fare la parte del buttafuori all’uscita, in quanto guardando una ragazza da dietro, pensavo fosse un’allieva del VG ed era infastidita da due o tre ragazzi…senza pensarci intervengo prontamente con dei spintoni e prendendo le braccia dei facinorosi, gli altri si spaventano un po’ (ero spaventato più io di loro), ma non era una ragazza del gruppo……gaffe, ma si sono in ogni caso tranquillizzati…una buona azione…sono contento di ciò. E chiaramente rimane il ritorno all’albergo, sempre abbastanza laborioso dal ponte Carlo, in quanto ci vogliono almeno 20-25 minuti di cammino all’Assenzio e queste hanno tutti i tacchi e sono fra l’altro stanco. Beh, come al solito i numerosi tassisti di Praga sono attivi anche alle tre di notte e riusciamo a caricare tutti sui taxi…..nemmeno l’avessimo organizzato a posta. Spedizione riuscita in pieno e arrivo all’albergo senza difficoltà. Il rientro in camera è sempre per il sottoscritto molto triste. Non mi appare una bella donna, ma un uomo certo dal suo fascino, ma che russa e fa rumori….insomma horrible e purtroppo quello passa il convento. cerco in punta di piedi di non far rumore e non svegliarlo. Avrei mangiato volentieri della nutella, ma a quanto pare il party non viene organizzato e me ne vado a letto (nemmeno troppo stanco, sono un pochino stupito dal ritmo che riesco a reggere…ha ragione Andrea, forse mi sono fatto!!!). Termina così un’altra intensa giornata….inconsapevoli di quanto accadrà domani. Non ho volutamente citato alcune liason amorosi della giornata fra alcune allievi e altri studenti (fatti ovvisamente privati). Francamente non sapevo se spingerli o combatterli. Nulla di peccaminoso comunque, ma un senso di preoccupazione mi ha in ogni caso toccato. Ho scoperto però che al di là della voglia di divertirsi, c’è stata una grande dimostrazione di responsabilità e buon senso. Un altro punto a favore di questi studenti. Congrats
Dobra Voda Day II
La domenica del 6 aprile si apre con una buon breakfast, abbastanza accettabile, direi nazional popolare e non catto comunista. Il gruppo non è in splendida forma, sono stanchi e fa freddo. Non manca la pioggia………ragazzi sono stanco…continuo domani. 11 aprile 2008, già si sbiadiscono i ricordi della gita ed è meglio fissare tutti gli eventi prima che la bella esperienza finisca nel dimenticatoio. La pioggia come dicevo ci dà il buongiorno. Fa freddo, impiego circa un paio d’ore per tornare all’allegria (accidenti se ne accorgono tutti quando mi attapiro….)…c’è la guida, tale Elena, simpatica direi, ma non trasmette entusiasmo, direi molto nazionalista della serie mio presidente, mio re, mia figlia, mia casa, che volete voi etc etc…..La tipa snocciola cifre ed elenchi, ma sembra una macchinetta, e francamente la trovo un pochino noiosa (ma che novità!!!). Poi la pioggia fa il resto. Lascio ad Andrea e Giuseppe l’onore di starle appresso. Ogni tanto le parlo per salvare le apparenze, ma poca cosa……..e come al solito suddendly, il gruppone diventa gruppetto e poi tutti fantasmi. Si visita la torre dell’orologio, la bella piazza antistante e vari monumenti che testimoniano la bellezza di Praga. Si chiacchiera, si cazzeggia…insomma è una gita!!! Fortunatamente ci sono l’uomo del rinascimento e il dormiente che incuranti del vuoto intorno a loro, rimangono incollati a Elena. Lascio la mia macchinetta ad Eleonora, eletta fotografa ufficiale del gruppo, che scatterà a più non posso per tutti i 5 giorni. Era in possesso di non una meglio camera digitale nazional popolare che si spegneva ogni volta…tristissimo….e qui il teacher interviene prestandole una digitale appena decente (anche perchè le foto non mi entusiasmano…dio che noioso!!!!). Ma tutti i ragazzi sono tesi alla sera, si assicurano che ci sarà la disco e si organizzano per i preparativi, e la guida parla parla parla parla parla…..penso a quale locale andare e decido per il duplex (noto ritrovo dei vip), ma scopro immediatamente che la domenica è chiuso…dio che sfiga!!!! Decido di modificare il programma. La domenica sera andremo all’hard rock cafè, mentre il lunedì disco. Sembrano quasi tutti d’accordo. Almeno spero, ma comincio a non permettere di sindacare le mie scelte. Troppe voci, scoppia l’anarchia….w una sana dictatorship!!! Visitiamo anche un centro commerciale gettonato, tale Palladium…dio che tristezza, veramente nazional popolare quasi comunista con dubbie marche di abbigliamento. Le ragazze/i hanno voluto visitarlo, ma non c’era proprio nulla di buono!!! Comunque uscendo da un negozio all’altro per ripararsi dal freddo si fa l’una e rientriamo per il pranzo. Il cibo peggiora invece di migliorare, Di Lello comincia subito a sentire la stanchezza e l’uomo del rinascimento (ripeto poi capirete il perchè del nickname) vuole mangiare alla grande!!! Insomma in questo angosciante panorama ci accingiamo ad affrontare il pomeriggio per visitare la parte ebraica di Praga, francamente non così caratteristica se non per alcune sinagoghe. Sotto la pioggia (Elena si ferma sempre in mezzo alla steppa per spiegare e prendiamo una marea d’acqua!!!), infreddoliti, stanchi non vediamo l’ora che termini la visita. Si finisce con la sinagoga spagnola, un misto di stili e alla fine della visita, la guida addirittura fa delle domande anzi stimola alcuni allievi a dimostrare la loro curiosità. E qui Marysa sfoggia la sua incredibile sagacia con una domanda da mille e una notta: senta, ma vedo poche panche, dove le prendono le sedie quando c’è più gente??? Favoloso!!!!!!! Una di quelle cose che rimangono nella vita…..e giù a scoppiare a ridere ( cosa che facevamo da tempo, in quanto vedo a raccontarci uno scorcio di tipica vita praghese. Durante il tragitto alle sinagoche ebraiche c’imbattiamo in uno dei tanti complessini che suonano lungo le strade. Non ricordo il nome del pittoresco tizio, ma vedo Elena che improvvisamente lo abbraccia e lo bacia. Io e Federico (seri come al solito) siamo in tribuna ad assistere alla scena. Cominciamo a ridere come dei deficienti nel momento in cui, Andrea di lello, preso da un grande fremito, mentre il musicante suona, si avvicina e lascia una moneta. Cosa c’è di così ridicolo? Tutta la scena perchè vediamo il falso interesse di tutti, che fanno un semicerchio intorno al complessino catto comunista e fingono interesse in mezzo alla tristezza della pioggia che incombe e il freddo che ci scava piano piano. Ed esclamiamo: e ti pareva che trovavamo il tempo di prendere altra acqua per vedere uno spaccato della tipica vita praghese? Momenti indimenticabili!!!! Bene, finalmente molliamo Elena e andiamo a prenderci una buona (ma che dico) cioccolata calda in centro. Ci si rilassa, la solita serie di battute deficienti a destra e sinistra e poi via in albergo a preparare la serata. Non dovrebbero esserci problemi, penso, questa sera, in quanto ci prenderemo un buon drink all’hard rock riposandoci dalle fatiche del giorno……..cena di quelle da dimenticare (la solita pasta con sugo innacquato e carne non meglio identificata guarnita con patate non sbucciate….che spettacolo!!!!). Tutti pronti per le 21.30….nella hall incontro due bacchettone di un’altra scolaresca che mi dicono: guardi che l’hard rock non è quello originale……mmmm, mi sembrano convinte, però decido lo stesso di avviarmi con tutto il gruppo. Giuseppe e Andrea, uomini ormai ridotti allo stremo, rimangono in albergo. Ho tutti con me, ma non dovrebbero esserci problemi a tenere tutto sotto controllo….illuso!!!!! Arriviamo al cosiddetto rock cafè. ma di hard nulla, ci sono solo alcune magliette, ma penso che sia una locale che abbia preso il posto of the original e quindi unfortunately rimane poco. Cosa facciamo? Beh, il posto non è un granchè e subito si decide di uscire……avevamo incontrato lungo il percorso di avvicinamente una disco, tale DC1, sembrava carino da fuori, abbastanza elegante e preso da un raptus suicida (poi capirete perchè) considero l’ipotesi di andare in quel locale. Posto sulla ridente piazza Venceslao, con luci verdi a far da contorno, questo ameno posto sembra accattivante. Entriamo, i soliti body guards all’ingresso e chiedo se è possibile farci un prezzo più basso con una consumazione. Il colosso mi dice di attendere, sale le scale, chiede al boss e conferma lo sconto con una free beer. Well, è fatta, mi giro verso i ragazzi per l’annuncio e mentre cominciamo a salire le scale, alla mia destra noto una serie di tavolini, con luce soffusa, dove siedono 2, 3 o 4 tizi in atteggiamento diciamo normale, ma accidenti non c’è una femmina…..ci saranno almeno 40 omaccioni…….non è che……..no no, è proprio così, siamo finiti in un locale per gay!!!!!! Ora devo prendere la fatidica decisione. Rimanere o avviarci all’albergo. Le nostre ragazze non si fanno problemi e direi che avallo la loro decisione, qualche alunno invece nutre molti dubbi a proposito. Li convinco, dicendo che è la prima volta anche per me e poi siamo a Praga, si perderanno punti, ma chi se ne frega!!!!! Al piano superiore il panorama non cambia. Corpulenti uomini con magliettine aderenti DG, chiaramente effeminati nelle movenze (non tutti comunque) e anche donne omosex per non parlare di qualche transessuale. Insomma traumatizzante. Mi siedo abbastanza sconcertato, ma vedo che tutti i ragazzi sono allegri e si danno alla pazza gioia (vedi Alessio e compagnia del VG che improvvisano spettacoli per soli gay). Non so, rimango impietrito contro una parete, vedendone di tutti i colori (tralascio i particolari). L’unica cosa positiva sta nel fatto che nessuno importunerà le ragazze. Mi irrigidisco ancora di più, quando un tizio mi prende per il polso, penso mò che vuole questo? Meno male che mi guarda in faccia, capisce che non ho tendeze omo e si allontana…meno male, sapete non so come si dice di no a un gay….che momenti!!!! Fortunatamente, dopo un paio d’ora vissute in assoluta gaiezza (notare il gioco di parole!!!), entra un’altra carovana, di nazionalità greca. Anche loro penso liceali, molto simili a noi sia per abbigliamento che per comportamento. Beh, dico, almeno la serata si anima. Infatti si balla a più non posso, e ci sono anche degli scambi culturali con i greci (tralascio i particolari in quanto privati), per non parlare di un ragazzo inglese che ha degli incontri ravvicinati (rimango dell’idea che fosse un deficiente e soprattutto gay). Chiaramente mi ritrovo in mezzo a tutte queste storie, facendo da tramite, ma fortunatamente senza alcun problema. Beh, non posso citare la favolosa ragazza greca con il completino bianco che si muoveva in una maniera veramente peccaminosa, direi ….lasciamo stare e ci allieta per tutta la serata, muovendo in maniera stupefacente quanto aveva di più bello….ok, tipica considerazione maschile, lasciatemela fare……!!!! Nota negativa della serata, i nostri ragazzi italiani non realizzano alcun goal con le greche e subiamo un clamoroso rovescio. Grecia batte Italia 2-0 (primo tempo 1-0). Inghilterra-Italia 1-0 (amichevole non valevole per la coppa europa). Insomma siamo da retrocessione!!!! Serata clamorosa comunque, degna di nota, direi sconcertante in alcuni frangenti, ma memorabile. Degno ricordo di una gita. Abbiamo già messo il marchio di fabbrica su questo viaggio!!!! Rientro in albergo, stanchi ma tutti contenti. Qualcunpo a mille per gli incontri fatti, sosta da McDonald’s e poi a dormire (per modo di dire!!!). In camera posso apprezzare il ruggito (così ora si chiama il russare) del buon di lello, sprofondato nel suo letto, in cerca di nuove energie per affrontare il giorno dopo. Di contro, l’albergo non è poi così rumoroso, malgrado il numero degli studenti sia elevato. Sono le 3.30…..mi metto a letto, letturina e domani è un altro giorno. Attendo vostre note a questa giornata….molti retroscena non li conosco!!!!