Diario di viaggio Parigi 2009 III parte
17 aprile 2009. Per coloro che pensano che questa data porti sfiga…..beh hanno ragione!!! Perchè questa affermazione? Per il semplice fatto che per un paio di semplici distrazioni, la giornata stava andando a puttane. Vediamo la cronologia degli eventi. Levataccia per arrivare presto a Eurodisney. Dobbiamo prendere la RER (una specie di trenino) per raggiungere il parco. Ormai la masnada è diventata esperta del sistema metropolitana, anche se ogni mattina, al varco principale c’è la polizia ferroviria ad aspettarci. O meglio, passano cani e porci scavalcando e senza biglietto, invece improvvisamente, quando tocca a noi, appaiono gli omini blu, antipatici e invece di semplici guardiani, sembrano agenti della CIA in missione segreta. Troppi film!!! Questa volta però gli dice male, anzi una solerte poliziotta vede in difficoltà un alunno e subito con quella cazzo di faccia da pastore maremmano incazzato nero, usa la sua infernale macchinetta per verificare che il biglietto sia regolare. Oh oh…ma guarda un po’, non ci freghi più, è un biglietto appena acquistato. Prendi e porta a casa. Usiamo la sua tessera per passare. Le piccole soddisfazioni della vita!!! Qualcuno passa proprio davanti i poliziotti con aria di sfida. Ormai abbiamo un fatto personale!!!! Bene, la giornata sembra essere partita positivamente. Raggiungo la RER senza difficoltà, sembro quasi un orologio svizzero e tutti mi seguono con fiducia. Ma il pericolo è in agguato. Sapevo bene che il trenino a un certo punto del percorso, poteva prendere due direzioni e soltanto una di questa ci avrebbe condotto a Eurodisney. Ma mi sono distratto un attimo e non ho letto sul frontale del treno la destinazione. Faccio salire il gruppone senza rendermene conto. Dopo qualche fermata, mentre ci rilassavamo e cazzeggio libero, un gruppetto di ragazzi mi chiama e mi dice che abbiamo sbagliato treno. Io, supponente (e quando mi metto a fare il supponente sbaglio) gli dico di far silenzio, non ci sono problemi. Loro insistono e finalmente mi convincono ad ascoltare una signora che gentilmente mi fa notare che abbiamo preso un trenino anzichè l’altro. Si, sono lungo la stessa direzione, ma quello su cui siamo non raggiunge Eurodisney. Ehi, dobbiamo scendere e cambiare treno. Ho toppato e chiaramente i miei detrattori (sono tantissimi, a milioni) cominciamo la loro lapidazione contro la mia povera figura. Io incasso, non sopporto sbagliare e mi dispiace. Poi, fra l’altro, sembra quasi che mi aspettassero al varco. E va beh…..nessuno è perfetto. Arriviamo al parco. Abbiamo un problema. Devo contattare l’ufficio gruppi, ma non ci sono indicazioni a riguardo. Ok, vado alla cassa, e con il foglio della prenotazione non dovrebbero esserci problemi. Ma che…..Alle casse mi dicono che devo andare al parcheggio bus. Mi danno le indicazioni per raggiungerlo. Deve uscire dal parco e andare al parcheggio. Beh, mi sembrava una cosa semplice. Nooooooo, scopro lentamente che il parcheggio e la casina dei gruppi è praticamente ungo l’autostrada, saranno almeno due chilometri a piedi!!!! Finalmente attraversando lo sterminato parcheggio e facendomi centinaia di scale mobili, arrivo alla casina del parcheggio autobus e naturalmente mi tocca attendere altri gruppi che fanno solo casino (è uno spasso vedere gli spagnoli che non parlano francese nè inglese dialogare con le donnine di colore che parlano francese!!!!). Finalmente è il mio turno, ehi, va tutto liscio, la tizia capisce molto bene l’inglese e con il mio sorriso da stronzetto simpatico, la conquisto e mi completa tutte le operazioni. Stranamente (forse la stanchezza della camminata?) non verifico cosa ci sia scritto sui biglietti e dato che avevo parlato in precedenza di studios, rimango con la convinzione di avere accesso agli studios (che è il secondo parco di disney, il primo è però quello con le attrazioni più belle). Mah, contento di aver risolto tutto, ritoro velocemente, il gruppo è ormai più di un’ora che mi aspetta. Abbiamo risparmiato molti soldi, ma abbiamo perso del tempo. Davanti le casse chiamo l’adunata e comincio a distribuire i biglietti. Accesso agli studios grido e immediatamente si leva un coro di noooooooooooooooooooooooooo, è al parco principale che vogliamo andare. Francamente dico che la cassiera ha eseguito quello che c’era nella prenotazione e non avevo verificato. Accidenti, la seconda cazzata del giorno!!! Meno male che non è così. Un bravo studente del VF rileva che sul biglietto c’è scritto o l’uno o l’altro!!! Ehi, tutti giubilano….è andata. Il venerdì 17 è finito qui!!!!!! Beh, già ero stato al parco circa dodici anni fa e non mi aspettavo nulla, ma l’entusiamo delle ragazze del Vacl è contagioso e quindi le seguiamo per farci tutte le attrazioni possibili . Tutta la giornata procede per il meglio e menziono il favoloso giro con Space Mountain 2…..un must che mi lascia di sasso. Da provare più volte. Purtroppo c’è una folla incredibile!!! La sera si avvicina, tristemente ci ritroviamo tutti all’appuntamento per intraprendere la strada del ritorno. Il trenino RER questa volta non ci tradisce e arriviamo addirittura in tempo per la cena. La solita traversata di Negronia (ormai ci conoscono, fra poco ci faranno entrare nel tessuto produttivo a tessere parrucche e tagliare capelli), e la famigerata cena dai tre algerini. Indescrivibile momento. Per la sera non prevedo nulla, ma rimanere in camera è veramente triste. Decidiamo di andare all’hard rock, ma non tutti ce la fanno e preferiscono un pub da pensionati vicino l’albergo. Mah…….della serie, andiamo al bar dietro casa che non abbiamo voglia di divertirci. Con una decina di persone, invece, vado all’hard rock, bello questo di Parigi, grande e con un buon negozietto. I ragazzi venuti con me si danno ai pazzi acquisti e beviamo qualche cosa. Qualche cimelio particolare (di Elvis, Madonna o John Lennon). Torniamo entro l’1 e 30, siamo veramente stanchi, ma la giornata è stata alquanto soddisfacente. Domani è sabato. Ci aspetta Montmartre, Pigalle e shopping lungo Champs Elisèè. Tranne qualche dettaglio, sono soddisfatto dell’andamento. Qualcuno rema contro, ma non conta. Il gruppo procede compatto attraverso le asperità. A domani per la quarta puntata!!!!
Professoreee!! Lei è n vero e proprio disastro, e quando si impunta proprio non vuole ascoltare nessuno, eh!! Ma grazie al cielo di tanto in tanto un barlume di speranza appare e colpisce la sua testa facendola ragionare un po’!!!Bello eh, l’Hard Rock? Io, Sil e Vale a buttare giù alla goccia tre drink e a rubare le patatine a Fantasia xDDDDAspetto la puntata del quarto giorno e il resoconto della serata disco!! byeeeRoberta IV Acl
Anonymous
April 22, 2009 at 1:23 pm