I condannati a morte della Resistenza
Leggendo un articolo di Eugenio Di Rienzo, e dopo la discussione settimanale con alcuni personaggi di fede sinistroide, rilancio la discussione riguardo alle nefandezze commesse dalla cosiddetta Resistenza e dall’assoluta marginalità che questo movimento ebbe per la liberazione dell’Italia. L’interessante articolo di Di Rienzo, sottolineava che i soldati della divisione SS Reichsfurher autori del terribile eccidio di Sant’Anna (vedi l’omonimo film per dettagli) furono condannati da un tribunale militare di La Spezia e i giudici spezzini motivarono tale decisione nell’assoluta gratuità del fatto, senza alcuna necessità bellica. In ogni caso quel gruppo di SS aveva usato pesantemente il diritto di rappresaglia consentito dalla Convenzione dell’Aia (in pratica chi aiutava il nemico, anche se civile, poteva essere passato per le armi). Invece per i “predoni” del CNL , che usavano il termine eufemistico partigiani, autori di eccidi altrettanto crudeli e “gratuiti”, ci fu la completa assoluzione. Ho discusso animatamente con due amici questa settimana e ho ricordato loro prima di tutto le cifre del movimento partigiano (per rimarcare la sua scarsa o addirittura nulla incidenza sulla liberazione dell’Italia),e poi ho sottolineato quanto sangue hanno versato in nome della “resistenza”. Io ho snocciolato cifre e fatti, loro slogan e fumose verità. La più divertente è stata: Berlusconi e padrone della Mondadori e quindi riscrive la storia!!!! Meditate gente, meditate!!!
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