Ancora sulla barzelletta della Resistenza
Leggevo un articolo di Eugenio di Rienzo sui nuovi programmi di storia per il quinto anno. Finalmente si è posto l’accento sui grandi eventi del XX secolo e non sugli episodi marginali come la cosiddetta resistenza. Ricordo perfino che all’università, il corso monografico di storia contemporanea verteva sui gruppi del CLN. Incredibile!!! Si mettono da parte la guerra fredda, la nascita delle grandi organizzazioni internazionali, tutti i genocidi del XX secolo per parlare di questa cosiddetta “perla” della storia italiana. Il Di Rienzo ricorda a tal proposito che un esponente di spicco dell’antifascismo come Leo Valiani affermava con decisione che non era possibile rifarsi storicamente alla guerra di liberazione, in quanto inficiata da una visione mistico mitologica dei cosiddetti partigiani. Non c’è mai stata possibilità di analizzare la storia di quel periodo terribile con criticità e prove documentali perchè è sempre mancata la volontà. Il bravo Eugenio riporta anche l’esternazione dell’ex presidente del Senato Marcello Pera, che nel 2004, sosteneva l’impossibilità di basare il patto fondativo della Repubblica sull’antifascismo comunista, movimento totalitario e antinazionale. Da notare che già alcuni anni fa avevo sottolineato l’incredibile “aumento” dei partigiani il 25 aprile del 1945, dato della cosiddetta liberazione (quando poi già l’esercito tedesco o quello che ne rimaneva era scomparso da Milano ad eccezione di qualche folle). Prima del 25 aprile se ne contavano 25000, dopo 300000!!! Ma guarda, tutti pronti a salire sul carro dei vincitori e a proclamarsi partigiani e liberatori d’Italia!!!! Attendo prove concrete anche che confutino le mie tesi. Proseguirò con questo discorso snocciolando cifre e soprattutto analizzando la cronologia dei fatti dopo l’8 settembre 1943, il giorno della vergogna direi, non certo il giorno del riscatto!!!
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