Mauro Faina's blog

School Adventures

Romantic Ideas

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Stasera ho un pochino di tempo per aggiornare il diario scolastico delle peripezie che si vivono quotidianamente al Rosselli di Aprilia. Sono note le mie avversioni per La Buona Scuola e tutto quello che ci fa star bene sta solo nel rapporto con le classi e nel far crescere i nostri studenti con delle buone regole e fornendogli modesti esempi. Proprio ieri, Matteo e Silvia del 4 B mi facevano notare che sto con loro da tre anni e l’anno prossimo batterò il record di permanenza con una classe (mai avuta una classe per più di tre anni…vita da precario!!! 🙂 ) . I ragazzi della classe in oggetto sono appena tornati dalle due settimane dell’alternanza scuola lavoro ed è sempre difficile riportarli al ritmo lezione. E’ sempre comunque un piacere ascoltarli riguardo alle diverse problematiche incontrate. Da due anni questa classe mi segue anche nel progetto Board Wargame e devo confessare che ormai senza di loro mi manca qualche cosa. E’ normale in un periodo scolastico medio lungo voler bene a un gruppo, e il difficile sta nell’essere oggettivi fino in fondo. Bisogna distribuire 3 e 4 qua e là!!! Proprio l’anno scorso ho riscoperto anche il piacere di avere classi prime, piccoli e tutto un programma. Il 1 B chimico è una di queste e il verbo scolarizzare sarà la principale parola dell’anno. Speriamo di farne un ottimo prodotto. Ci sono veramente ragazzi e ragazze di qualità. Tocca coltivarli. Qualcuno mi chiederà il perchè del titolo “Romantic Ideas”. Beh nell’accezione inglese Romantic non è solo qualche cosa che si avvicina al sentimento, ma è un termine che include la passione per la vita, il richiamo della Natura in cui ritrovarsi da soli a meditare, il riscoprire la tradizione e la semplicità della vita. Ecco, queste Ideas servirebbero proprio nella scuola moderna, che sta andando alla deriva e perdendo lo scopo principale di quello che dovrebbe essere un percorso didattico. La lezione tradizionale, i contenuti, la conoscenza, il ragionamento, la manualità intesa nel senso tocca e crea non fanno più parte del percorso scolastico. Dietro quei documentoni in cui c’è scritto di tutto, si sottolinea qualsiasi cosa, tranne che una sana trasmissione di nozioni e cultura. Non un sapere nozionistico, ma una serie di notizie per costruire la base teorica su cui costruire le proprie azioni. Mi viene in mente il libro che sto leggendo “Demenza Digitale” dello scrittore tedesco Manfred Spitzer e gli annunci del Ministero dell’Istruzione riguardo a cellulari e affini. Incredibile, stiamo spianando la strada alle quattro grandi sorelle dell’informatica nella scuola italiana: Microsoft, Google, Apple, Facebook e similari vogliono entrare nel mondo Education facendoci credere che la risposta a tutto è la tecnologia non il sapere come lo intendiamo noi. Non sarà con il cellulare che lo studente saprà più di storia, non sarà grazie alla LIM che la storia potrà essere spiegata meglio. Ci vorrà sempre un buon docente che sappia spiegare e soprattutto trasmettere. La tecnologia deve essere ausilio, non alternativa. Prima per un argomento in un libro si trovavano varie pagine, appunto approfondimento, mentre ora ci si sofferma sul messaggio da tre righe e si ha la presunzione di sapere tutto. Purtroppo i nostri studenti non focalizzano, sono bersagliati di informazioni che perdono per il 90%. Ecco, la scuola ha bisogno dei tempi del sapere e dell’approfondimento, non dei tempi della tecnologia e di Internet. Leggere una pagina del libro, scrivere e sottolineare non devono essere abbandonati. Un buon libro sarà sempre meglio di una pagina di wikipedia, che non ha l’ardire di sostituirsi alla cultura, ma di dare informazioni veloci. Soltanto un equilibrio fra ausili tecnologici ben mirati e la scuola tradizionale potranno riportare un pochino d’ordine nella tempesta che attraversa la scuola. Intanto noi, poveri docenti navighiamo a vista. romanticism

Written by dago64

November 23, 2016 at 5:43 pm

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