Diario di Bordo – Barcellona – 26 Aprile 2017
Le gite, brevi o corte che siano, meritano sempre un diario a ricordo indelebile. Ecco il racconto di questa settimana trascorsa a Barcellona con i quinti del Rosselli/Mattei. Non ci saranno nomi propri o riferimenti, ma tutte le citazioni non sono casuali!! 🙂
Mercoledì 26 aprile. Leaving day! . Alle ore 17 appuntamento fronte scuola con gli altri docenti di e le varie quinte dell’istituto Rosselli. Classi dell’ economico, del chimico, dell’elettronico, del professionale insomma tutti gli indirizzi rappresentati. Tanti genitori, molti fidanzati poche fidanzate…gli uomini soffrono sempre di più i distacchi! C’è il tempo di fare ricevimento genitori suppletivo mentre i vigili controllano che gli autobus siano in ordine. Le solite incertezze su quale sia il mezzo di ogni classe e poi via, con le piccole lacrime dei vari genitori disperati e dei fidanzati, nemmeno andassimo in guerra! Civitavecchia è la ns prima meta dove ci aspetta il traghetto Grimaldi per portarci in terra di Catalogna. Al porto non mancano le incertezze, in quanto gli autisti ci dicono di non essere autorizzati ad entrare nell’area imbarchi e chiaramente il gruppo non può passeggiare per tutta l’area vigilata e pericolosa. Finalmente si capisce che si può entrare con i mezzi per brevi soste e risolviamo la situazione risalendo sui bus e raggiungendo la zona d’imbarco. Lunga attesa per ritardi vari, si inganna il tempo giocando a biliardino in cui subisco una pesante umiliazione da una squadra mista uomini/donne, un gelato, chiacchiere infinite, compilazione liste camere e finalmente arriva la luce verde. Problemi finiti? Ma che! Un’altra ora per salire sulla nave con raffiche di vento a scolpirci i faccioni, canti di disperazione e speranza allo stesso tempo e a 6 ore di distanza dalla partenza vediamo i ponti di questo traghetto Grimaldi. Finalmente possiamo entrare nelle cabine…no, falsa speranza, molte chiavi con lettura codici a barre non funzionano. Ok, pazienza. Lasciamo le valigie e andiamo a farci rifare la scheda alla reception collocata al settimo livello. Il tipo spagnolo capisce più l’inglese che l’italiano, strano a dirsi, ma mi dà prontamente una nuova chiave alla retorica domanda: what happened?
Well.. it doesn’t work! Prendo possesso della gradevole cabina Grimaldi alle 23.30! Una doccia e si cerca un posto per mangiare. La nave offre varie soluzioni. Un ristorantino in fondo a uno degli innumerevoli corridoi pare decente. Attendo gli altri colleghi e si consuma un buon risottino agli scampi. La nave ancora non si muove e…poi…miracolo, si parte alla 00.30! In 7 ore abbondanti abbiamo coperto meno di 200 km! Immaginavo della gita tipo migranti dalla Libia e per il momento è tutto confermato. Ritorno in camera dopo un giro di sopralluogo durante il quale vedo le varie scolaresche si aggirano come zombie per il traghetto. Nessun problema. Ragazzi per il momento controllabili. Finalmente il lettino matrimoniale della mia cabina si profila all’orizzonte. Sono le 2 di notte. Orfeo mi cattura.
Leave a Reply