Archive for August 2017
California day 11-14
13 Agosto. Mattinata rilassante con la solita e ottima colazione alla La Boulangerie di Sutter 222 e visita al Pier 1, un porto turistico con un mercato pieno di ogni ben di Dio e brulicante di persone. Si incontra di tutto. Dallo stand con ogni tipo di fungo a quello con i tipici formaggi californiani. Non mancano vini, frutta a volontá e localini per mangiare di ogni genere. Fino alle 11 SF é preda della nebbiolina e poi, lentamente, fa capolino un sole pallido. É il ns ultimo giorno di weekly rental da Blazing Saddles. Prendiamo delle ottime bike per raggiungere la sempre soleggiata Sausalito. Si pedala fino a Crissy Field, poi si prende la salita per il Golden Gate e attraversiamo. Oggi é domenica. Il ponte é letteralmente preso d’assalto, una marea di bikers dell’ultima ora crea soltanto confusione, ma tocca pazientare. Dopo alcune shoulders raggiungiamo Sausalito. Cittadina prettamente turistica e ordinata. Giriamo per i negozietti e ritorno con il traghetto. Ad attenderci verso le 6 la solita tipica foschia di SF con i suoi 16-18 gradi. Salutiamo gli amici di Blazing Saddles e cena al Pier 1 da Gott’s, posticino che stamattina tardi era preso d’assalto. Ottima carne e ottimi shakes al cioccolato. Torniamo al Meridien alle 9 circa. Lungo la strada i sempre numerosi homeless e qualche guy fuori di testa. Domani sveglia all’alba. Ci aspetta lo Yosemite.
14 Agosto. Levataccia alle 5 del mattino. Il bus per portarci verso la Sierra Nevada é questa volta in orario. Alle 7.30 am si parte per Yosemite. Lasciamo la foggy city attraversando Bay Bridge e il suo traffico allucinante e procediamo verso Est. Come sempre accade negli Stati Uniti, appena usciti da una grande cittá ci si rende conto quale sia il vero paesaggio americano. Grandi estensioni di terreno disabitati e ricchi. Piccole cittadine a misura d’uomo e tradizionali, con un ritmo di vita che potremo chiamare provinciale. New York, Philadelphia, San Francisco, Washington sono uno specchietto per le allodole, ma non é retorica la frase: i veri Stati Uniti sono fuori le grandi cittá ed é tutto vero. La regola vale anche per SF. La California é fatta di grandi ranch e ricca di valli con svariate coltivazioni. La temperatura diventa piú mite appena ci si muove verso Est e si incontrano cittadine da Far West come Oakdale e Grovedale, con i vecchi saloon e gli edifici tipici dei fumetti di Tex Willer. I veri cowboys sono di queste parti. Si tengono rodei ogni settimana. Ci lasciamo i quadretti da far west alle spalle e raggiungiamo il vasto e spettacolare parco nazionale dello Yosemite. Paesaggi d’altri tempi a contatto con delle vere meraviglie della natura. Dovrei scrivere molte pagine per descriverne la bellezza. Ogni foto scattata é indimenticabile. Chi puó, almeno una volta nella vita dovrebbe visitarlo. Si riparte verso le 5.30 pm con il bus della Gray line. Fra una sosta e l’altra si ritorna a SF alle 10.30 pm. Scendiamo a Union Square e raggiungiamo l’albergo, non senza aver incrociato un gran numero di homeless.
15 Agosto. Notte agitata con incubi che variano da ritorno al lavoro e la vacanza sta finendo. Purtroppo ogni bella vacanza ha un suo epilogo. Peccato non avere una terza settimana. La giornata di SF è totalmente lavorativa, il ferragosto qui sarebbe difficile da spiegare. La colazione della Boulangerie ci rimette comunque di buon umore. I guys ormai ci conoscono e ci servono automaticamente. Locale da 9, secondo solo all’altra catena francese Le Pain quotidienne. Grazie di esistere! Avevamo tenuto per ultima la visita al museo della Wells Fargo, una grande banca americana che qui espone la storia della grande corsa all’oro e delle prime diligenze. Da non perdere, piccolino il museo, ma ricco di curiositá che mi arricchiscono culturalmente. Da buon professore di lingua inglese, ogni anno queste full immersion nella vita americana mi permettono di crescere veramente tanto. Ma fare due mesi invece di due settimane? 🙂 🙂 :)Si mangia qualche cosa presso Super Duper, una grande rivelazione per qualitá e servizio. Pomeriggio di shopping e regalini per parenti e amici, oltre alla visita dell’HQ della Levis. Salutiamo il Pier 39, tutto l’Embarcadero e tutti i begli angoli di SF qui sull’Oceano Pacifico. Check in on line e aereo confermato per il giorno dopo.
16 Agosto. L’aereo per il ritorno parte da SF alle 7.30 pm. Scalo a Londra e connection flight per Roma. Abbiamo ancora una mezza giornata piena per goderci SF. E cosí facciamo. Si torna al Pier 1 attraverso i mercatini e musicanti dell’ultima ora. Poi ultima passeggiata lungo Market Street e ritorno in albergo. Volevamo entrare da Ghirardelli, questa catena di cioccolato tanto gettonata da queste parti. Appunto sovrastimata e con cioccolato molto comune come i gelati. Prezzi alti. Insomma, se potete, evitate. Lindt rules! Il ns Super Shuttle é in orario (negli ultimi anni ci aveva fatto disperare), attraversiamo il solito traffico caotico di SF ( oggi riapertura scuole per di piú) e si raggiunge in circa 30 minuti lo scalo internazionale. American Airlines per il ritorno opera attraverso British Airways (meno male) con un bellissimo A380 ad aspettarci! Le due carrette volanti dell’andata sono un ricordo . Il viaggio da SF a Londra é tranquillo e tutto sommato riposante. Finalmente riesco a vedere i Guardiani della Galassia 2!Atterriamo al Terminal C di Heathrow e raggiungiamo velocemente il Terminal A. Finalmente dopo molti voli non perdiamo il connection flight e via imbarco per Roma. Ultima tappa di questo lungo, ma appagante viaggio. La California merita sicuramente piú di una vacanza e poi dove lasciamo il Midwest? L’anno prossimo se tutto va bene, San Diego, LA e la Death Valley. Intanto archiviamo con soddisfazione l’ennesimo capitolo della serie alla scoperta degli Stati Uniti.
California day 8-10
10 Agosto. Oggi cambio programma. Volevamo recarci a visitare Muir Woods con la bike, parco con sequoie e affini a circa 40 km, ma avevamo bisogno di riposo. Quindi giornata dedicata al Central Park di SF, il Golden Gate Park, e visita alla gettonata Accademia delle Scienze della California con mostra sui dinosauri e un ambiente di foresta pluviale ricreato all’interno. Mostre ben fatte e tipiche da queste parti. Passeggiare fra le farfalle multicolori non ha prezzo. Si ritorna in autobus e attraversiamo zone decisamente poco raccomandabili. Homeless e affini dominano certi angoli della cittá. Si cena da Super Duper e via in albergo. Domani ci aspetta la Sierra Nevada con lo Yosemite.
11 Agosto. Sveglia all’alba per raggiungere Yosemite…no no no. Puntuali aspettiamo Gray line, ma il bus non passa. 6.30, 45, 7.15…nulla. Telefono, uffici del tour operator chiusi. Yosemite rimane una chimera e decidiamo di andare a fare colazione per poi andare a protestare presso la compagnia. Alle 9.30 siamo allo sportello, si scusano (problemi tecnici 😀😀😀😀) e rinnoviamo la prenotazione per il lunedí. Decidiamo di fare la giornata a zonzo per SF con il bus panoramico. Simona ha lo scatto di un felino e mi dice: Mauro, arriviamo con il bus panoramico fino a Sausalito attraverso il Golden Gate, e poi shuttle al mitico Muir Woods, il parco nazionale delle sequoie. Detto fatto. Simona ha delle intuizioni fantastiche. Lo spettacolo del parco é da togliere il fiato. Giornata stupenda che finisce in Union Square per shopping. Cena da Super Duper, raccomandato e ritorno in albergo.
12 Agosto. Le ns avventure continuano a Oakland e Berkeley, di fronte a SF dall’altra parte della baia, per andare a trovare Dana Lombardy, designer e scrittore, e un negozio di giochi. Per raggiungere queste due localitá si prende il ferry. 30 minuti ed é fatta. All’arrivo ci aspettano Dana e la moglie, Ann. Gentili e ospitali. Ci portano prima a un grande store di giochi e poi a Berkeley, sede della famosa universitá. Posti gradevoli e rilassanti, lontani dal tipico caos di SF. Concludiamo con un dinner di fronte alla baietta di Oakland. Il salmone del Pacifico é veramente buoni. Riprendiamo il ferry alle 6 per SF. Chissá quando rivedremo questi posti, ma li conserveremo per sempre nel ns cuore.
California day 4-7
6 Agosto 2017. Non abbiamo ancora un fuso orario bilanciato. Alle 5 della mattina ci si sveglia. Ancora abbiamo nelle gambe la stanchezza della pedalata del giorno prima, ma fortunatamente il lettone e le comoditá dell’albergo ci permettono un certo recupero. Oggi dovremmo incontrare Jack Greene e Dana Lombardi, due noti designer di wargames. Dovrebbe essere giornata meno impegnativa e cosí sará. Pranzo con gli amici al pier 39, prenotazione Yosemite, shopping lungo market street. Dana e Jack sono veramente gentili e abbiamo modo anche di improvvisare un’ intervista per Gioco e Storia. Dopo le peripezie dei giorni precedenti, ci voleva una pausa. In ogni caso risentiamo ancora della fatica di ieri.
7 Agosto 2017 . Ormai la prima colazione é assegnata al locale La Boulangerie al 222 di Sutter street. La mattina é sempre nebbioso. Il quartiere in cui siamo, il Financial District é a ridosso di Union Square e Market Street, i cuori pulsanti della cittá. Dopo la colazione fatta a base di ottimi cornetti, baguette con burro e marmellata con un caffé latte degno del Mulino Bianco, sosta di nuovo al ns Le Meridien e via Battery Street raggiungiamo l’Embarcadero. Speriamo che l’amico medio orientale abbia rimediato i biglietti per Alcatraz. Il bravo Fahti é di parola e finalmente potremo visitare la mitica prigione Americana. Un’altra escursione da non perdere é Yosemite, prenotata per il successivo venerdí. Attendiamo il primo pomeriggio per attraversare di nuovo in bike il Golden Gate. Splendida pedalata. Riusciamo anche a visitare Fort Point, uno dei tre capisaldi militari della baia. Sosta al pier 8 per cenare e ritorno all’hotel. Giornata lunghissima e faticosa! Non ci fermiamo mai. Sembrano passati 15 giorni!
8 Agosto 2017. Martedí dedicato ad Alcatraz. Luogo da non perdere. Interessante e piacevole. Forse troppo mitizzato. C’è addirittura un ex carcerato che firma il suo libro in vendita. Da ospite di Alcatraz a scrittore! Ok American Dream. Non lo comprerò mai! Completiamo la giornata con shopping lungo Market Street e il mega centro commerciale WestField con tutte le marche piú note. Ci sarebbero da riempire pagine per tutte le piccole avventure che viviamo in questa SF, piena di contraddizioni, ma con un suo fascino. Note negative la foschia mattutina e i tanti homeless.
9 Agosto 2017. Alla rituale colazione della Boulangerie, segue un fuori programma. Si va a Divisadero street per trovare un negozio di giochi, un pochino fuori dal centro e tocca prendere il bus nazional popolare 21. Non prima di una puntata al Pier 1 per vedere gli orari del ferry di Oakland e Berkeley, visita che ci aspetta sabato. Dobbiamo vedere come funziona. Riusciamo a prendere i tram storici elettrici di SF alternati agli autobus moderni per muoverci meglio. Uscendo dal centro si incontrano tizi improbabili e attraversiamo una zona che profuma di pura delinquenza. Il negozio di giochi si rivela una delusione. Attraversare mezza città e ritrovarsi in un negozietto non è certo il massimo. Si torna al pier 39 per prendere le bike e visitare Presidio, nei pressi del Golden Gate, avamposto militare americano dal 1846. Luogo splendido, ora parco con ancora le casermette e postazioni. Lasciamo stare il museo dedicato alla famiglia Disney, entriamo in un altro dedicato al primo miliardario di queste parti, una specie di Gates delle origini. Puntata pure al cimitero dell’esercito e conclusione della giornata con cena presso la catena In and Out. La mia classifica per le grandi catene vede Five Guys prima, Johnny Rockett, Mc Donald. Tocca però rivedere qualche cosa. Qui a SF abbiamo anche Super Duper, non male, tutto genuino, organico, ma costoso. Dimenticavo di accennare a un piatto tipico che sicuramente non assaggeró: la zuppa di vongole mangiata in una coppa di pane particolare…non fa per noi. Rientro senza problemi in albergo, ma scopriamo che girare oltre le 9 lungo market street e dintorni non é l’ideale a causa dei numerosi homeless. Sembra di stare sul set di Walking Dead. Li ribattezziamo Zombie! Dovevamo trovare un supermarket 24 ore, ma abbiamo avuto qualche piccolo timore a camminare per strade letteralmente infestate. Siamo veramente stanchi. Domani ci aspettava Muir Woods, cambiamo programma per rallentare il ritmo.
California – day 3

California 2017 – day 2

California 2017 day 1
