Mauro Faina's blog

School Adventures

Serenity 2017

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Dopo un paio di mesi si torna a postare sul blog dedicato alla vita scolastica del teacher. Che dire, la burrasca dell’anno passato è finita. Le molteplici tensioni, dovute ad altrettante molteplici cause, sono finalmente superate. Non ero molto contento l’11 settembre (giorno nefasto in tutti i sensi!) di tornare a scuola. Tutto era stato pesante l’anno scorso e le vacanze erano proprio servite a riportarmi un pochino di relax e tranquillità, caratteristiche che fanno parte della mia vita da sempre, ma perse in parte l’anno scorso. Beh, dopo la prima settimana di scuola, d’incanto e con mia soddisfazione, tutto è apparso diverso. Lo stare in classe, concentrarsi sulla lezione, non curarsi dei fattori esterni alla didattica mi hanno consentito di tornare a sorridere e trovare appagamento nell’insegnamento e nel rapporto con gli studenti. Non so se alla fine dell’anno mi tornerà quella voglia di cambiare scuola, quel desiderio di cambiare aria, ma per il momento il feeling c’è e migliora di giorno in giorno. Fuori dall’aula, purtroppo, c’è sempre un certo fastidio, ma nulla di preoccupante. Ho delle classi fantastiche, e l’aggettivo non è fuori luogo. Classi che sto vedendo crescere e migliorare, sotto tutti i punti di vista e un docente non può che essere contento di tale fatto. Certo, non abbiamo la perfezione, ma i risultati si vedono proprio dalla coscienza che acquisiscono i gruppi classe, sia dal punto di vista disciplinare che didattico. Ogni lezione è un “divertimento”. Voglia di insegnare, trasmettere tutto quello che so riguardo alla lingua inglese e alla civiltà anglosassone. Non si lascia nulla al caso. Ogni giorno faccio fra le 3 o 4 ore di training, per essere perfetto. Letture, ascolti, film, test poi ci vengano a raccontare i geni del Ministero che i docenti non si aggiornano. Ultimamente sono peggio di una spugna, e CNN, NY Times, Fox news sono il pane quotidiano (lo sono sempre stati, ma ora per gran parte del giorno). Riverso tutto lo scibile a scuola, e per un docente convinto non c’è nulla di meglio. La lotta contro la 107? Non è finita, ma purtroppo siamo destinati a soccombere, considerata una classe docente italiana fatta di mille e uno isole in contrasto fra di loro. Risultato? La maggior parte si allinea, accetta tutto e chi vuole protestare con correttezza e confinato. Si può vivere anche così a scuola. Un sistema che scende dall’alto molto criticabile se non tutto sbagliato, mentre tu, povero docente, vai avanti nella didattica e nello stare in classe, i due fattori al centro della scuola. Non sono concetti difficili, ma molti li hanno capovolti. Ma che dire, dopo 18 anni di insegnamento, posso ancora dire che ho degli alunni a cui voglio bene e che desidero rendere un pochino più pronti ad affrontare quello che c’è là fuori. Umili tentativi, ma se in parte riescono, saranno la solita grande soddisfazione che copre tutto il marcio della Scuola Italiana. Proud to be a Teacher in spite of our Ministry of Education!

serenity

Written by dago64

October 26, 2017 at 5:04 pm

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