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Non ci voleva…..
Eh si, ripenso a domenica quando ero veramente allegro, in giro per Roma con mia moglie a far compere e scegliere mobili. La notte di domenica è stata terribile per le notizie che giungevano dall’abruzzo, e per il grosso carico di tristezza e stupore che la tragica vicenda di ha lasciato. Poi queste scossette continue non aiutano certamente a pensare positivo e soltanto oggi, giovedì 9 aprile, il buon umore e la voglia di fare sono tornati. Parzialmente, direi. Ero abbastanza allegro anche per la gitarella da trascorrere con le mie classi a Parigi, ma francamente la vedo vuota e inutile. Insomma, una sorta di carica negativa mi ha catturato e faccio fatica a scacciarla via. Peccato, la settimana di vacanza, le molte cose positive degli ultimi giorni mi avevano reso davvero euforico, purtroppo certi tragici eventi anche se lontani, ci colpiscono e rendono quello che ci troviamo intorno spesso insignificante….passerà, il tempo lenisce ogni cosa, ma non riesco a essere sereno e soprattutto positivo. Beh, cerchiamo di scrivere ora in maniera positiva e cercare nella speranza quel buonumore che mi ha (ma penso anche che vi) abbandonato. La gita di tre mie classi del classico su tutto. Sono riuscito nel capolavoro di far partire il quinto classico A (che vincono quest’anno l’oscar degli eterni indecisi) ed è una soddisfazione vedere i loro sorrisi, contenti all’idea di partire. Forse non ero stato del tutto giusto con loro in certe occasioni, ho cercato di riscattarmi e penso di esserci riuscito. Non so se questo post lo leggerà, ma Enzo, il vice preside del liceo, si è dimostrato in questo caso lungimirante e collaborativo. Un grazie gli è dovuto. Ed ora le vostre lettere. Giulio, ovvio, il tempo scorre velocemente, ma ormai è per voi solo un ricordo sempre più sbiadito. Ma ricordatelo sempre quando possibile. Sai, Zaira, non sono uno statistico, ma non credo molto a questa “scienza”, se si sbagli il campione, tutto va a farsi benedire ed è successo troppe volte. Ancora nutro molti dubbi e prima o poi approfondirò sull’auditel e molti studi sono “drogati” a causa dei presupposti scelti. Vedi, Martina, non si tratta di superiorità o inferiorità. Gli uomini in generale hanno un metodo di approccio più diretto, pragmatico. I primitivi dovevano cacciare e combattere per difendere le femmine e i villaggi. Penso questo istinto sia rimasto. Per combattere o per trovare il cibo, non c’è bisogno di pensare troppo. L’istinto è importante e spesso è proprio questo fattore che prevale nell’uomo. Di fronte a una bella donna, facciamo fatica a controllarci e in questo caso non siamo più capaci di riflettere. La donna va oltre, certo apprezza il bel tipo, ma riflette su quello che potrebbe rappresentare l’uomo nella sua vita. Certo, ci sono le eccezioni, ma se ci pensi, il discorso si può riassumere in questo modo. Buona Pasqua a tutti.