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Diario di Viaggio Parigi 2009 II capitolo Louvre, Notre Dame e…
Parigi 16 aprile 2009. Ehi, ho addirittura dormito. La notte è trascorsa tranquilla. Abbiamo quattro classi presentabili e sotto questo punto di vista, già sapevo che non ci sarebbero stati problemi. La colazione dell’albergo è sufficiente. Dico di saccheggiare quello che c’è (dalle fette di torta al pane) e prepararsi alla giornata. Il Louvre è la metà principale, poi Notre Dame. Insomma due must della vecchia Parigi. Non abbiamo guida nè prenotazione. Vedremo all’entrata cosa fare. Ci dirigiamo alla Metro e facciamo la coda per i biglietti. Mentre passiamo, abbiamo il primo incontro ravvicinato con la polizia ferroviaria (ne avremo altri) di Parigi. Valeria e Roberta del IVacl usano il biglietto due volte e passano entrambe. Vengono fermati al momento del passaggio e comincia la discussione. Prima la seguo da lontano e immediatamente scatta il “dramma”, perchè i poliziotti vogliono accompagnare le malcapitate negli uffici. Bisogna intervenire. Parlo con il capo, antipatico, ma tutto sommato intelligente. Ha un buon inglese e anche se cerco di sottolineare che le ragazze non hanno capito le regole, mi dice: ma voi in Italia usate un biglietto ogni due persone? A questo punto cambio tattica, cerco di portare a casa il miglior risultato possibile perchè siamo nel torto più assoluto. Chiedo di limitare la multa gli continuo a dire che ha ragione e che cosa dobbiamo fare per risolvere il problema, una strategia vincente, in quanto risparmiamo 50 euro di multa (pagano 25 euro a testa invece che 50). Beh, cominciamo bene!!!! Ah, tanto per sottolineare l’andazzo, anche il di lello passa a fatica, viene controllato e perquisito perchè non riusciva a passare anche con un biglietto regolare….nemmeno fossimo dei delinquenti!!!! Poche fermate per arrivare al Louvre. Un’occhiata sommaria al perimetro del palazzo reale (avevamo sbagliato verso) e arriviamo alla famosa piramide di vetro posta all’entrata del museo. Mmmm, bisogna scoprire come fare per avere uno sconto per i gruppi scolastici. Io e Marisa del Vacl cominciamo a girare per il palazzone e finalmente arriviamo alla stanza preposta. Illustro la situazione eh….miracolo, è tutto gratis!!! Biglietto cumulativo ed entriamo. Non sto qui a dire se la guida fosse necessaria o meno. Come molti sanno, non amo le guide, affiderei tutto ai docenti e alle loro conoscenze, magari con una preparazione antecedente giusto per i dettagli basici. Si perde molto tempo con le guide e il Louvre con la guida sarebbe una visita molto rallentata con una marea di problemi. Entriamo in gruppo e poi ci separiamo. Tutti scorazzano allegramente per il museo, si guardano e ammirano i pezzi pregiati, folla ovunque. La gioconda è come al solito presa d’assalto e la gente si accalca intorno al dipinto n°1 del Louvre. Ci perdiamo Thomas e Angela, che comunque riusciamo a recuperare all’uscita. Dobbiamo andare a mangiare e poi andare a Notre Dame. Ovviamente quattro classi significano almeno 4 teste pensanti, qualcuno parla di coordinamento (amo invece la dittatura con i consiglieri), e alla fine ci ritroviamo con 10 opzioni. La migliore sembra quella di un ristorante italiano vicino Notre Dame, un gruppo decide di andare da mcdonald o similari. Alla fine però al nostro gruppetto di 15 persone, si aggiungono tutti gli altri e arriviamo con estremo ritardo al ristorante il pescatore. Un simpatico cameriere, Renaud, ci dice che siamo arrivati troppo tardi e che dobbiamo andarcene. Cerco di convincerlo se si può fare almeno un piatto freddo con quello che hanno. Molto disponibile e alla mano, il tipo ci dice: ok una pizza con dolce. Ci accontentiamo e ci sediamo. Pizza nazional proletaria, commestibile. Dolce più che buono. E’ andata, almeno abbiamo messo qualche cosa sotto i denti. Vero, non è il massimo, ma non c’erano molte alternative!!! Dopo pranzo via a Notre Dame, la bellissima cattedrale gotica. Visita alla maestosa cattedrale e purtroppo non riusciamo a salire in cima. L’inserviente di turno ci chiude praticamente la porta in faccia. Le dico che è l’ultimo giorno per il nostro gruppo(falso ma per una buona causa), ma la solita francese di colore piuttosto antipatica e poco lungimirante nicchia….La ringrazio per la “gentilezza” con parole sarcastiche. Beh, è tardi. Dobbiamo andare a cena e riprendiamo la metropolitana. Arriviamo in Negronia alle 20.35 invece che alle 20 e i buontemponi del ristorante Le Saulnier mi prendono a male parole o meglio, sono molto incazzati del nostro ritardo. Cerco di accampar scuse e prometto che non accadrà più, cercando di giustificarmi che non avevo preso il loro telefono. Hanno ragione, ma non avremmo perso nulla!!! Francamente non ricordo il piatto del giorno presso questo celebre ristorante……ma non mangio nulla!! I ragazzi comunque sono affamati e hanno bisogno di energie. Riusciamo a completare la luculliana cena e attraversando la zona di disperati, raggiungiamo l’albergo, non senza aver fatto tappa al supermercato proletario, una vera salvezza per soddisfare i nostri bisogni. Per la sera è prevista una visita ai campi elisi e all’arco di trionfo, anche se dovremo tornare presto dato che la mattinata successiva dobbiamo andare a Eurodisney, ok ok, la gita è cosiddetta d’istruzione, ma vogliamo dare sfogo anche al divertimento ogni tanto?. Riflessione: consideravo la giornata di Eurodisney la più semplice da gestire, ma si rivelerà la più massacrante per il sottoscritto e in cui farò un doppio errore veramente censurabile. Torniamo brevemente a descrivere la serata lungo i campi elisi. Passeggiata per il centro fino all’arco di trionfo. Ci si ferma al locale il vesuvio, tranquillamente si consumano gelati e crepes ma….c’è un ma….troppo tranquilli!!! Infatti troviamo la metro chiusa e abbiamo il problema di tornare con tutti i ragazzi. Tocca chiamare i taxi. Ce la facciamo, malgrado le difficoltà di parlare con sti cavolo di autisti che parlano solo francese. Tra un white cab e l’altro riusciamo a tornare. Anche il secondo giorno is over……