Archive for the ‘vacanze’ Category
California – day 7 – July 31, 2018
Da buon storico militare della domenica, non potevo mancare la visita alla corazzata Iowa, parcheggiata al porto di LA. Non proprio dietro l’angolo, dato che ci vuole circa un’ora fra metro e bus per arrivare in località San Pedro, posto dimenticato da dio. Incontriamo in metro e sul bus molti poliziotti. Mmm, non sappiamo bene che aria mai tiri per questa immensa città. Con la mia fidata compagna di avventure arriviamo in una zona del porto sperduta con macchine della polizia frequenti. Zona portuale, guardando case e i tipi che girano, due idee ci vengono. Ok, il porto è a un isolato di distanza, attraversiamo la strada e wow, ci troviamo la maestosa nave proprio di fronte a noi. Biglietteria da 20 dollari cadauno, ma splendida visita con volontari gentilissimi che ti spiegano tutto. L’Iowa è uno spettacolo, armata di cannoni 16 pollici, the Big Stick ( il suo nickname) è stata poi fornita per la guerra fredda di missili e nuove apparecchiature per la guerra elettronica. La visita di circa 2 ore si conclude con gli immancabili al museum shop. Il ritorno è tutto un programma, in quanto la fermata del famigerato 950 è sperduta e ubicata in un quartiere che dire malfamato è poco. Ci facciamo coraggio. È giorno, passano 2 auto della police e dopo circa 20 minuti, ecco il nostro bus confortevole per il rientro. Breve sosta a downtown e poi pranzo a base di una semplice Salad a Hollywood. Pomeriggio rilassante e visita di un amico che abita a Santa Monica. Un incontro emozionante in quanto l’amico Rodger è una leggenda del ns Hobby, il wargaming. Outstanding! Serata che si conclude per le strade di Hollywood, pullulante di artisti di strada, homeless, turisti di ogni nazionalità ed eventi di ogni tipo: dal concerto jazz allo spettacolo presso il Chinese Theater. That’s Hollywood! Cittadina che sta cercando di rifarsi il trucco dopo qualche anno di buio.
California – day 6 – July 30, 2018
2 anni fa visitammo con grande divertimento gli Universal Studios di Orlando. Potevamo mancare quelli di Hollywood? Otteniamo in albergo la early admission e con la metro raggiungiamo gli studios. Alle 8 pronti ad entrare. Che dire, ci vorrebbero pagine per descrivere i divertimenti e le spettacolarità del luogo. Hogwarth è una favola, anche coloro che non apprezzano Harry Potter, rimarrebbero a bocca aperta. L’attrazione degna di nota è il giro degli Studios. Attraversiamo i set e i padiglioni della più ricca industria del mondo. La cena da Johnny Rocket conclude la divertente giornata trascorsa con i Transformers, Walking dead, Jurassic park, i Minions, Shrek, Waterworld, Kung fu panda, i Simpsons ecc ecc. Una volta nella vita gli Studios vanno visitati!
California – day 5 – July 29, 2018
Oggi va di scena Beverly Hills. La raggiungiamo in autobus molto facilmente e passeggiata obbligatoria lungo Rodeo drive. Tutto confermato. Shopping di alto bordo, elevata densità di auto di lusso e nulla che avvicini il caos di Hollywood o Downtown. Nemmeno l’ombra di un homeless. Ehi, La California è un sanctuary state solo in determinati posti? Tutte queste stelle di Hollywood a scandalizzarsi per le politiche di Trump, ma a casa loro, nemmeno un povero disperato? C’è qualche cosa che non torna. Venice Beach, più popolare, terra di homeless. Santa Monica non pervenuto. Insomma, anche qui imperversano i cosiddetti radical chic! A Beverly Hills si respira nell’aria il profumo dei soldi e tutto sommato offre poco al turista. Solo curiosità quali Rodeo Drive e case da sogno nascoste nel verde. La vedete una volta, poi potete anche metterla da parte. La giornata prosegue al Farmers market e al The Grove. Pranzo da Whole Foods, ritorno al nostro hotel per il pit stop e poi si va al cinema ai Pacific Theatres a vedere la prima di Mission Impossible: Fall out. All’uscita dal cinema è ormai notte fonda. Non ci sono particolari pericoli qui lungo Fairfax drive, il lungo viale he attraversa le tre strade di Sunset, Beverly e Santa Monica. Il nostro fido bus 217 ci riporta a Hollywood Highlands. Stay tuned!
California – day 4 – July 28, 2018
Il parco Griffith è 10 volte Central Park…ce ne accorgiamo subito! 5 km di cammino in salita prima di arrivare all’osservatorio. Ovviamente lo facciamo alle 11.30, fra un elicottero che sta spegnendo un incendio e strada senza uno straccio di un albero. Cominciamo pure a pensare agli avvertimenti letti riguardo coyote e serpenti a sonagli. Rimaniamo saggiamente al centro del sentiero analizzando con accortezza il terreno circostante! Il parco è adiacente la collina della scritta Hollywood e ne approfittiamo per farci splendide foto. Ricordo che ci sono i bus per salire, ma volevamo toccare con mano questo parco, circondato da splendide case. Raggiungere la cima è simile all’arrivo sul monte Sinai ( fatto anche quello a piedi e a dorso di cammello, arrivati in alto, cantammo dalla gioia!). Comunque l’osservatorio, forse il più importante, merita. La sala planetario è un set cinematografico e ci godiamo una sessione sulla storia dell’uomo e il cielo. Ok, siamo a Hollywood e sono bravi a filmare e produrre!! Visita raccomandata anche per la splendida vista di LA. Per il ritorno prendiamo al volo un bus strano ( Dash) , ma che ci riporta all’entrata del parco con nostro sommo giubilo! Rientro in metropolitana e, dopo breve sosta in albergo, visita a Melrose Avenue, caratteristica zona con locali alla moda e molteplici negozi, anche di dubbio gusto. In prima serata ci rilassiamo al The Grove ( ribattezzato Castel romano di LA) e Farmers Market. Cena da Johnny Rocket a Hollywood, già sul podio per quanto riguarda atmosfera anni 60 e qualità della carne! Tralascio di commentare la pazzia di questa parte di Hollywood. Turismo di dubbia qualitá e personaggi eccentrici o fuori di testa ovunque. Appunto Times Square! Speechless! Comunque un’altra giornata campale da ricordare per tutta la vita! E siamo solo al quarto giorno 😁😂
California – day 3 – July 27, 2018
Oggi è la volta di Santa Monica e Venice Beach, località balneari rinomate di questa parte della California. Io e la mia compagna d’avventure decidiamo di raggiungerle con gli autobus. Breve colazione da Coffee Beans e acquisto della tessera TAP, che altri non è un abbonamento settimanale per i mezzi pubblici. Economico e funzionale! Due bus per raggiungere la meta in circa 45 minuti ( il doppio in caso di traffico). Santa Monica si rivela veramente elegante, spiagge infinite e il pier è da non perdere ( simile al Fisherman’s Wharf di San Francisco). Negozi eleganti anche se costosi. Una camminata lungo la spiaggia ci conduce a Venice Beach, dove imperversano schiere di homeless e mercatini dal dubbio gusto. Dopo una breve sosta alla Muscle Beach e allo “stadio” degli skateboarder, decidiamo immediatamente di tornare. Venice Beach, a parte le sue meravigliose spiagge, potete cancellarla dalle cartine geografiche per la moltitudine di straccioni e gente fuori di testa che incontrate. Passeggiando si ritorna a Santa Monica, visita della celebre 3rd promenade ( shopping selvaggio e musicisti di strada) e poi ritorno nazional popolare a Hollywood in mezzo al traffico di Los Angeles. Splendida giornata di mare, Venice Beach una delusione. Concludiamo la serata con cena presso la catena California Pizza Kitchen. Pizza dignitosa, ma nulla di più. La sera questa parte di Hollywood è paragonabile a Times Square. Fiumi di gente, personaggi che definire bizzarri è un eufemismo, divertenti Superman, Chewbecca, Spock, Spider man o Johnny Depp che si offrono per una foto al fine di spennare il turista. Avete presente gli pseudo gladiatori al Colosseo? Spider Man con la pancia prominente è il massimo, come il Batman di noialtri con le scarpe da tennis. Stendiamoci un velo pietoso. A domani!
California – day 2 – July 26, 2018




California – day 1 – July 25, 2018
25 luglio 2018. California. Dopo il 2017 con San Francisco e i suoi splendidi surroundings, è ora la volta di Los Angeles . Il viaggio è sempre massacrante. Quest’anno la compagnia prescelta è la Lufthansa che, con aerei nuovi e personale gentilissimo, è sempre un’ottima scelta. W i tedeschi. La traversata prevede volo fino a Monaco e poi grande salto fino a LA con il dinosauro dei cieli, l’A380 che assicura sempre comfort e servizi. Si mangia pure decentemente, non come United o American Airlines, dove il cibo è difficilmente identificabile. Il tempo non passa mai, film e sonnellini. All’aeroporto tutto come previsto, file lunghissime ai controlli ( tripli), una jungla che in ogni caso attraversiamo subito e si riesce quasi immediatamente a beccare un supervisor di Super Shuttle con il tipico driver orientale e ottenere un passaggio all’albergo Loews…altro nome germanico. Quest’anno massima fiducia ai Sassoni 😁. Traffico esagerato, becchiamo una rush hour e altri 45 minuti di trasferimento fino a Hollywood, una delle tante cittadine della grande area. C’è l’insediamento, non abbiamo la vista sul monte con la scritta Hollywood ( sarebbe costato 1000 dollari in più). Stanza splendida per trascorrere due settimane in allegria. Veloce doccia e via a visitare i dintorni. Dopo la consueta spesa nazional popolare nel CVS di turno, riusciamo pure a visitare il famoso teatro cinese e la zona turistica di Hollywood, fra l’altro nulla di eccezionale. Si individua la metro, il chiosco per eventuali tour e i luoghi per mangiare. Beh, meglio tornare in albergo, altrimenti domani non ci svegliamo più. La giornata, iniziata all’una della mattina ora italiana, si conclude nel lettone king size alle 10 della sera ora locale. 27 ore sono trascorse. Un piacevole massacro. Stay tuned!
Normandy Day 7 – we’re back!
Eh si, anche questa vacanza è finita. L’ultimo giorno è stato pieno di divertenti imprevisti con acqua a catinelle. In mattinata la truppa si è recata ad Arromanches per un’altra visita al museo (ehi, i mulberry ora sono molto chiari!!!). Spesa nazional popolare a Vier sur mer (ormai i francesi mi odiano perchè storpio tutto i nomi e mi ostino a parlare in inglese. Ieri per far capire alla signora del bistrot se poteva fare alla griglia i gamberi ho dovuto usare la parola grillet en francaise . A voglia fare tutto il discorsetto we did not know that the prawns were raw so we would prefer them better cooked…..seeeeee, alla fine Nadia ha usato una sola parola grillet….ecco, w l’inglese…..). Come al solito ogni panetteria francese degna di questo nome è una festa. Cornetti fantastici, pane da leccarsi i baffi proposto in varie maniere. Direi che le nostre panetterie al confronto ci perdono molto, anzi. La baguette appena sfornata è la fine del mondo. A Vier non può mancare l’assalto al supermercato locale proxi. Prosciutto e sottilette ed ecco pronti i panini del giorno. Peccato per il tempo, la visita alla batteria di Melville è fatta sotto condizioni atmosferiche pessime a dir poco. Le donne attendono in macchina e preparano i viveri, io e il feldmaresciallo sottoposto ci rechiamo a quella che appare la più organizzata batteria dal punto di vista della visita (direi che Crisbeq è la numero 1). Chiudiamo la nostra vacanza normanna militare con uno spettacolino di fumo e rumori assordanti all’interno di un bunker. Suggestivo e da provare per gli appassionati. Ci siamo divertiti come ragazzini. Ecco, ora è veramente finita (le donne intonano canzoni di ringraziamento!!!). Tre ore a raggiungiamo Beauvais – Tilly. Ovviamente come ogni vacanza che si rispetti il viaggio di ritorno è costellato di imprevisti aeroportuali. Lascio i miei compagni di viaggio al terminal 2 e vado a riconsegnare l’auto con il pieno di benzina (sono le regole). Dopo 3 quarti d’ora di attesa, consegno la chiave, dico tutto a posto please check it e l’impiegato, tale Christophe nerd mi dice che mancano alcuni litri (era vero) al pieno e la tassa applicata sarebbe stata salata. Uufff, devo riuscire dall’aeroporto e andare a cercare un benzinaio!!! Riprendi l’auto esci dall’aeroporto (fra l’altro non mancava molto al volo) e se ora mi succede qualche cosa? Rimango in Francia? Ero da solo fra l’altro, ho avuto come un sorta di paura incompensibile. Mah….va beh, riprendo l’auto e cerco un distributore. Lo trovo dopo una breve ricerca. Ehi, è diretto da un gruppo di negroni inquietanti. Metto la benzina rimanente, cerco un sorriso parlando in inglese, questi mi guardano brutto e lascio stare l’inglese e il sorriso, mi sto zitto e pago!!!!! Risalgo in macchina sparato e torno dall’amico Christophe. Meno male, tutto in ordine. Non è finita qui. Ryan air è nota per la rigidità riguardo al peso bagagli e al numero delle borse. Ecco, prima un tizio al check in, nero ma gentile, rallenta la fila per l’esasperato controllo. Passato il primo ostacolo (di poco riguardo ai chili), procediamo al secondo. Una tizia mi dice che non devo avere borsa più bagaglio a mano. devo farla sparire. Mi fa abbandonare la fila, film per cercare di comprimere il borsello nel trolley e finalmente andiamo all’imbarco. Lascio i dettagli riguardo alla guardia della sicurezza che con la scusa di controllare ci prova con le donne, che mia moglie deve sempre togliersi i suoi stivali oaks perchè fanno scattare il metal detector. Insomma un pochino avventuroso. Fortunatamente ci dice bene con i posti sull’aereo, che in low cost non sono assegnati, ma vanno a chi primo arriva meglio alloggia. Aprono l’ingresso al boarding proprio davanti a noi!!! E vai. Aereo in leggero ritardo, ma nulla di che. Baggage tutto ok e destinazione casa. Commento finale: una vacanza per gli amanti di questi percorsi storici, non raccomandata alle donne (ho visto donnine stese stremate sulle panchine ad aspettare mariti presi da armi e carri armati!!!). La Normandia è stata una piacevole sorpresa, anche se risulta molto costosa. Abbiamo speso molto per mangiare e meno male che ci siamo trattenuti. In pratica i prezzi sono raddoppiati. Un piatto di pasta a Bayeaux costa 16 euro. Una pizza 14. Un salasso. Pensate che la colazione in albergo ci costava 13 euro in più a persona (ok i cornetti e il pane erano buoni!!!). Il soggiorno all’Ostriere è stato ok (non ricordo l’ortografia), pulito e in posizione strategica dietro la spiaggia di Omaha. Peccato non aver potuto vedere il tapestry di Hastings 1066, ma c’erano file incredibili. Ci ritornerò sicuramente per vedere quello che non siamo riusciti a visitare. Magari 4 giorni a Pasqua o giu di lì, ma senza le mogli, non possiamo sottoporle a spettacoli così noiosi dal loro punto di vista. Per noi amanti della storia militare è comunque il massimo, suggestivo e istruttivo allo stesso punto. Alla prossima vacanza.
Normandia day 6
Penultimo giorno di vacanza in Normandia e si parte con la visita al cimitero americano e memoriale. Ok oggi mi e’ venuto da piangere di fronte a certi filmati. E’ significativo e ogni persona dovrebbe almeno una volta vederlo. Il Blog oggi e’ diverso in quanto fatto in contemporanea. Quindi destinazione museo omaha. Due musei visitati : quello piccolino della prima divisione e quello ricco dedicato all’intero sbarco di omaha. Devo confessare che i musei cominciano a diventare ripetitivi , interessanti si, ma sempre la solita storia. Le donne intanto visitano bayeaux. Nel pomeriggio una chicca: la batteria di longues sur mer, 4 postazioni con cannoni ancora integre con il posto di puntamento comando direttamente sulla costa. La giornata si conclude con una puntata a cambai , cimitero tedesco fra i piu’ grandi di 20000 poveri cristi. Colgo l’occasione di visitare la tomba di michael wittman, famoso eroe di guerra tedesco. Éhi, dopo una giornata così’, la stanchezza comincia a farsi sentire e arrivo stremato in albergo. Ci vorrebbero due settimane per visitare tutta la regione con calma, cosi’ e’ un tour de force! Comunque cena piacevole di nuovo ad arromanches , dopo aver scoperto che port au bessin era invaso da turisti! C’era il caos della tipica estate italiana di una localita’ di mare italiana per intenderci. Wow la testa mi scoppiava, moment aiutami e ci si allunga nel letto. Peccato, sta per finire la vacanza. A domani con la cronaca di tutta la giornata che ci terra’ impegnati fino a notte fonda!
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Normandia day 4 e 5
Due giorni di grandi giri su e giu per la .Normandia fino a raggiungere monte Saint Michel . Non l’avessimo mai fatto. Tutta la Francia sembrava essersi data appuntamento in questo angolo caratteristico. Ore di fila sia per accedere che per andarsene. Sito splendido, organizzazione ricettiva da rivedere. Colazione al sacco in un angolino ridente e gradevole dopo la spesa nazional popolare al carrefour. La successiva tappa ci porta a point du hoc e museo secondo ranger. Molto interessante la visuale globale di questo mitico punto, un po’ meno il museo. Da rivedere. La sera a bayeaux again per la cena. Oggi pioggia torrenziale e abbiamo la pessima idea del sito hillman. Posto tedesco di comando a colleville montgomery tenuto molto male. In pratica le postazioni superstiti sono sparse per i campi e sotto la pioggia non e’ massimo. Fra l’altro la manutenzione dei siti e’ nulla. Torniamo a caen per riprendere le signore e direzione bayeaux per vedere il famoso tapestry di hastings 1066. Ma che, fila interminabile , dirottiamo per il museo dello sbarco (le mogli gridano evviva! ). Bel museo, organizzato e ricco. Promosso a pieni voti , anche se gli equipaggiamenti sono un deja vu. La giornata si conclude con la visita alla spiaggia di omaha. Il nostro albergo e’ proprio la’ . Ci sono ancora le postazioni ben visibili, anche se lasciate allo sbando. Attrezzatura nulla, la lapide della prima div americana riporta i nomi dei 627 uomini morti. Omaha rappresenta il clou dal punto di vista suggestivo. Wow che giornata! Ceniamo ad avromanches e domani d+ 5. A domani
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